L' uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale di Richard Sennett edito da Feltrinelli
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L' uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
11
Traduttore:
Tavosanis M.
Data di Pubblicazione:
25 febbraio 2016
EAN:

9788807887628

ISBN:

8807887622

Pagine:
160
Formato:
brossura
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Descrizione L' uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale

Quanto influisce il "capitalismo flessibile" sulle concrete esperienze di vita delle persone? Flessibilità, mobilità, rischio sono le nuove categorie di vita contemporanee. Finisce l'assistenzialismo, la burocrazia si riduce, l'economia si fa più dinamica e spregiudicata, e la vita personale ne risente. Non esistono più stabilità e fedeltà all'azienda, forza del vecchio capitalismo; ora valgono incertezza, perenne innovazione e maggiori, seppur diverse, forme di potere e controllo e diseguaglianze. Tutto questo ha conseguenze importanti nell'autostima dei lavoratori: il senso di fallimento per l'incapacità di rispondere adeguatamente alle nuove sfide erode progressivamente l'integrità dell'io. Si manifesta una sempre crescente distorsione del carattere, i cui requisiti di stabilità, durata e permanenza sono in contrasto con la dinamicità, frammentarietà e mutevolezza del capitalismo flessibile. Lo si vede nei casi, narrati da Sennett, di Rico, figlio "arrivato" di immigrati italiani negli Stati Uniti, o di Rose, un'intelligente e insoddisfatta imprenditrice di mezza età... O dei fornai di un'ipertecnologica panetteria di Boston. E di molti altri come loro, protagonisti di questo drammatico affresco delle micro-realtà quotidiane che sono il prodotto del nuovo capitalismo.

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4 di 5 su 6 recensioni

Una fotografia delle attuali condizioni di vitaDi P. Alberto-23 novembre 2013

La generazione che ci ha preceduto era caratterizzata da una profonda linearità del tempo di vita: la carriera lavorativa si svolgeva all'interno della medesima organizzazione ed i giorni scorrevano simili uno all'altro. In questo contesto l'esperienza era un valore, e persone e aziende legavano in un qualche modo i reciproci destini. Il tempo era lineare e i risultati potevano essere cumulativi. La vita delle persone poteva essere interpretata e agita come una narrazione lineare e coerente nella quale era possibile, anzi era desiderabile e auspicabile, inserire sogni e progetti a lunga scadenza. Una generazione dopo, tutto questo è crollato. Il lavoro ha da tempo smesso di essere un diritto ed è divenuto sempre più incerto e problematico. Chi inizia a lavorare in un posto è praticamente certo che dovrà cambiare questo molte e molte volte. Le competenze acquisite oggi dovranno essere abbandonate domani, perché giudicate non solo inutili, ma persino controproducenti. La vita è contrassegnata da continue interruzioni e ripartenze che rendono sempre più improbabile la percezione di una propria continuità esistenziale coerente e definita. Cosa è successo? Sennett descriverà nel saggio questa incredibile e potente trasformazione attraverso lucide analisi e riflessioni, avvalendosi di microracconti paradigmatici che descrivono le implicazioni sulle biografie individuali di tali trasformazioni.

Buona l'analisi ma manca qualcosa.Di B. Paolo-15 maggio 2012

Certamente è oramai un po' passato di moda, il ritratto della "società flessibile" è realistico in molti punti, ma a momenti in realtà poco lungimirante. La situazione è forse più disperata di quella descritta, e mi domando se le risposte fornite dall'autore, in merito alle quali mi considero d'accordo ma che giudico po' troppo individualistiche, siano alla fine così semplicemente applicabili.

Utile e attualeDi L. Mara-21 aprile 2012

Questo libro del sociologo americano Sennet, pubblicato in Italia nel duemila, descrive perfettamente gli effetti del nuovo capitalismo sulla vita delle persone. Siccome quello che succede negli Stati Uniti, prima o poi influenza anche noi prepariamoci, e molti lo stanno già sperimentando, a questa flessibilità estrema dove avere quarant'anni è un problema, dove non conta il merito ma la capacità di correre rischi e dove, in conclusione, nessuno ha una responsabilità limitata e diretta degli avvenimenti negativi.

L'uomo flessibileDi C. Giuseppe-8 aprile 2011

Sennet analizza in questo libro la tematica della flessibilità e della precarietà. Partendo dalla storia lavorativa di un padre e del figlio, evidenzia le conseguenze della flessibilità sul modo di vivere attuale rispetto al passato ma soprattutto sulla personalità dei lavoratori perché "essere continuamente esposto a rischi può erodere il senso della personalità di un individuo, non c'è una narrazione che possa ovviare al ritorno alla media, si riparte sempre da zero".

Bel saggioDi C. Giuseppe-30 marzo 2011

Sennett è sempre interessato alle tematiche della flessibilità e precariato della vita estesa a tutti gli ambiti. Da bravissimo sociologo esamina in questo saggio la prospettiva del nuovo capitalismo e quindi del nuovo mondo economico e le conseguenze che ha sulla vita dell'uomo: flessibilità richiesta ma non sempre pronta.

Flessibilita'Di R. SONIA-14 novembre 2010

Questo libro denuncia apertamente tutte le conseguenze del moderno capitalismo che impatta notevolmente sulla vita dei lavoratori. Il nuovo ordine lavorativo richiede tempi rapidi che interferiscono con la precedente etica lavorativa che faceva leva sulla qualità dei prodotti e il tutto in un contesto di forte instabilità. Come conseguenza viene chiesto ai lavoratori di essere flessibili e quindi? Accettare tutto pur di non perdere il posto di lavoro!