L' uomo che fu giovedì
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili. Romanzi e racconti
- Data di Pubblicazione:
- 28 novembre 2007
- EAN:
9788845259517
- ISBN:
884525951X
- Formato:
- brossura
Descrizione L' uomo che fu giovedì
Dopo un'animata discussione sul tema dell'anarchia, Lucian Gregory riesce a convincere il poeta e amico Gabriel Syme della serietà delle sue argomentazioni e a condurlo a una riunione del Consiglio Centrale Anarchico. I membri della setta hanno fatto però una scelta bizzarra, decidendo di assumere per maggior sicurezza i nomi dei giorni della settimana, e quando Syme sceglie di entrare a farne parte, gli viene assegnato il nome di Giovedì. Ma Syme in realtà non è ciò che dichiara di essere, bensì un agente di Scotland Yard... e da questa rivelazione prende l'avvio una girandola di false identità, misteriose allusioni e paradossali ambivalenze, perché ogni membro del consiglio ha i suoi segreti, e la trama diventa un susseguirsi di eventi concitati, che convergono verso l'enigmatica e imponente figura del Presidente, che ha assunto il nome del settimo giorno, Domenica. Ma qual è la natura di quest'associazione e quali sono i suoi veri scopi? E chi si cela dietro la figura di Domenica, che riesce a suscitare in Syme una paura irrazionale? Prefazione di Enrico Ghezzi.
Recensioni degli utenti
L'uomo che fu Giovedì -16 luglio 2011
Mi ha sorpeso, non conoscevi l'autore ed è stat davvero una bella scoperta. Le prime due-tre pagine mi facevano temere un polpettone postvittoriano, ma fortunatamente la storia poi si dipana pirotecnicamente, con la riunione di un gruppo anarchico dove ciascuno dei vari personaggi non è colui che sembra e una serie di scene cinematografiche che si dipanano tra Londra e la Francia. Chesterton è bravissimo a dipingere le scene e inserire incisi che sembrano buttati lì ma raddoppiano il piacere della lettura. Spero solo che l'edizione Bompiani sia più curata di quella Mondadori che ho letto io, piena di refusi e con una traduzione in certi punti pesante.
A come anèmia-17 settembre 2010
Questa storia surreale mi è proprio piaciuta.I personaggi caricaturali si muovono tra il quotidiano e l'incubo in una folle corsa a sventare la fobia di un attentato anarchico. L'autore con un pungente sarcasmo inglese scava nelle paure del suo tempo, dove si inneggiava all'ordine proprio in ragione delle promesse di caos fatte dall'Anarchia...