Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello edito da Canguro

Uno, nessuno e centomila

Editore:

Canguro

Data di Pubblicazione:
23 giugno 2011
EAN:

9788864711355

ISBN:

886471135X

Pagine:
154
Formato:
brossura
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Trama Uno, nessuno e centomila

Vitangelo Moscarda, chiamato dalla moglie Gengè, è un uomo ordinario. Ha ereditato un cospicuo patrimonio dal padre e vive di rendita. Un giorno la moglie Dida gli fa notare un piccolo difetto fisico di cui non si era mai accorto: il naso leggermente storto. Questa semplice e apparentemente innocua osservazione gli fa capire quanto gli altri abbiano una percezione di lui completamente diversa da quella che egli ha di se stesso. Da questo si origina in Moscarda il desiderio ossessivo di conoscere il suo vero "io", distruggendo le centomila immagini di lui che hanno le persone che lo circondano. Un'idea folle che lo porta a compiere gesti tanto bizzarri che la moglie e il suocero, ritenendolo pazzo, tentano di farlo interdire. Moscarda viene avvertito di questo da Anna Rosa, un'amica di Dida, con la quale ha un rapporto di confidenza e che tuttavia, con gesto inspiegabile, durante un loro incontro gli spara, ferendolo. L'episodio induce tutti a credere che tra i due ci sia stata una relazione sconveniente, tanto che Moscarda ammette le sue colpe e dimostra profondo pentimento, indossando suo malgrado la maschera dell'adultero. Dona tutti i suoi averi per la costruzione di un ospizio nel quale vivrà lui stesso il resto dei suoi giorni, trovando finalmente sollievo alla sua angoscia, libero perché al di fuori della vita sociale e delle sue imposizioni.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 7 recensioni

CapolavoroDi T. Fiorella-6 marzo 2012

E' l'opera di Pirandello che più ho apprezzato. Fa riflettere tantissimo sulla tua identità, sulla tua personalità! Pirandello dice che noi siamo unici, ma gli altri ci vedono in altri modi rispetto a ciò che siamo realmente! Avendo tante "facce" è come se non ne avessimo nessuna. Questo è il principio su cui si basa la vicenda!

Chi siamo.Di S. Gioacchino-19 febbraio 2012

L'opera di Pirandello che ho apprezzato di più. La moglie del protagonista, dopo anni di matrimonio si accorge che egli ha il naso storto, cosa di cui lui non si era mai accorto. Passerà dal considerarsi unico per tutti (e quindi "uno") a concepire che egli è un nulla (quindi nessuno) , fino a rendersi consapevole di sé e che l'individuo assume una conformazione diversa in base a chi si trova davanti (quindi sarà centomila) . Consigliatissimo.

Uno, nessuno e centomilaDi m. serena-6 febbraio 2012

Credo che questo sia di sicuro l'opera più amata di Pirandello, per quanto mi riguarda di sicuro! Vitangelo è il protagonista che si pone moltissime domande, ma si rivolge anche direttamente al lettore. Lui si sente un uomo, ma ha dentro di se anche centomila persone diverse che desidera distruggere per comprendere il vero se stesso. Il protagonista arriva addirittura alla pazzia, ma è solo un altro modo per vedere la vicenda con occhio estraneo. Imperdibile!

Le apparenzaDi m. diego-22 gennaio 2012

Il concetto di chi siamo o di chi vorremmo essere contrapposto al modo in cui il mondo ci vede, o pensa di conoscerci. In un'ideale gioco delle parti il protagonista Moscarda va alla ricerca della verità che c'è oltre le apparenze, ponendosi tutte le domande i dubbi che lo assillano, rischiando di essere considerato un povero folle. Un opera geniale degna del premio Nobel Luigi Pirandello.

La mascheraDi G. Simona-30 settembre 2011

Chi siamo? Chi vogliamo essere? Pirandello ci spiega che l'uomo è uno nessuno e centomila persone perché indossa sempre maschere differenti a seconda delle situazioni e delle persone! Siamo mutevoli... Questa mutevolezza porta instabilità e dubbi nel personaggio del libro, vitangelo, che alla fine troverà il modo di liberarsi degli altri centomila vitangeli che gli altri hanno creato

Arena teatraleDi s. jessica-5 settembre 2011

Una sfilza di personaggi che calzano maschere e recitano un copione senza mai giungere a contatto con il loro vero sè. Un'opera dove fino alla fine cerchi di comprendere quale sia il vero per poi giungere alla conclusione dell'uomo inautentico e socialmente costruito. Un dramma della letteratura italiana.