Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello edito da Garzanti

Uno, nessuno e centomila

Editore:

Garzanti

Edizione:
17
Data di Pubblicazione:
14 giugno 2002
EAN:

9788811365150

ISBN:

8811365155

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Uno, nessuno e centomila

In "Uno, nessuno e centomila" «c'è la sintesi completa di quello che ho fatto e che farò» ebbe a dichiarare Pirandello. In effetti questo romanzo, che raccoglie gli sviluppi della sua opera drammatica ma che avrebbe  potuto esserne il proemio, ha assunto nel tempo un significato insieme conclusivo e inaugurale. La  parabola di Vitangelo Moscarda, che guardandosi allo specchio scopre la differenza tra l'immagine di sé che ha sempre coltivato e quella che gli altri ne hanno, per nulla unanime, anzi molteplice e frammentata, può essere considerata la più tipica delle storie pirandelliane. Immaturo e inconcludente, infantile e vanesio, Moscarda è un moderno antieroe del romanzo del Novecento: appartiene alla fitta discendenza del dostoevskijano «uomo del sottosuolo», è parente stretto dello Zeno Cosini di Svevo, e gemello di Mattia Pascal. Lo sgomento intollerabile che egli prova di fronte all'esperienza del suo io frantumato e cangiante lo condurrà all'isolamento e alla follia ma anche alla scoperta dell'infinita libertà di chi, senza nome e senza ricordi, muore e rinasce a ogni istante.

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4 di 5 su 19 recensioni

ConsigliatoDi C. Gabriele-7 dicembre 2020

Comprendere se stessi attraverso gli altri, noi non siamo solo ciò che noi pensiamo di noi, ma anche ciò che pensano gli altri. Una profondità identitaria che forse che può apparire scontata (ma non lo è) , se pensiamo che sono gli altri che ci danno l'identità.

Impegnativo, ma belloDi F. Giulia-23 marzo 2018

Romanzo impegnativo, ma comunque bello e interessante per le riflessioni sul rapporto dell'individuo con la società in cui vive. Emerge come l'uomo, per Pirandello, abbia costantemente una maschera per se stesso e una per la società. Questo lo porta a essere "uno" e "centomila", ma allo stesso tempo gli fa perdere la propria l'individualità e lo fa diventare "nessuno".

DestabilizzanteDi G. Catello-11 marzo 2018

Il maestro Pirandello riesce ancora una volta a lasciare spiazzato il lettore. Sebbene sia talvolta quasi difficile seguire i pensieri del protagonista non si può non restare spiazzati dalle sue considerazioni innegabilmente vere.

Bello bello belloDi T. Riccardo-20 febbraio 2017

Uno dei romanzi più belli del '900. Mostra il volto della relatività nei rapporti umani. Ogni uomo ci vede diversamente mai come noi pensiamo e ci ritroviamo ad avere nuovi volti. Volti che non ci sentiamo cuciti addosso e che ci disorientano.

PirandelloDi s. rita-15 aprile 2015

"Uno, nessuno e centomila" è uno dei libri più famosi di Pirandello. Il protagonista, Vitangelo Moscarda, è un uomo comune e ordinario che vive di rendita grazie al lascito del padre. Un giorno, però, la moglie gli fa notare che il suo naso è leggermente storto e lui comincia ad avere una crisi di identità. Si rende conto che gli altri hanno un'immagine di lui completamente diversa da quella che lui immaginava, e vuole scoprire chi è veramente. Inizia così a cambiare il suo stile di vita, e ad esempio prima sfratta una famiglia per poi regalarle un nuovo appartamento. Finirà in un ospizio, dove finalmente si sentirà libero da ogni vincolo.

Discutibile.Di R. Ilaria-12 maggio 2012

Leggere questo libro non per piacere ma per dovere ha di certo influito su quello che è il mio giudizio finale in merito al suo contenuto. Pirandello però sovrasta ogni incertezza regalando una moltitudine di sfaccettature su quelle che sono le persone dentro e fuori di se! Uno, nessuno e centomila è l'esempio di come l'esteriorità non rispecchia del tutto il nostro io interiore, ma ne rende viva la sua esistenza!