Undead. Gli immortali di Dacre Stoker, Ian Holt edito da Piemme

Undead. Gli immortali

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Traduttore:
Crea A.
Data di Pubblicazione:
21 settembre 2010
EAN:

9788856615159

ISBN:

8856615150

Pagine:
408
Formato:
brossura
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Trama Undead. Gli immortali

Inghilterra, inizio '900. Da alcune morti violente di giovani donne, il gruppo di cacciatori di vampiri che aveva sconfitto Dracula nell'opera di Bram Stoker, intuisce che il famigerato conte non è affatto morto, ma è tornato a colpire. Del gruppo di "eroi", che dopo l'impresa hanno preso le distanze l'uno dall'altro, forse per dimenticare e rifarsi una vita, fanno parte un avvocato londinese, Jonathan Harker, sua moglie Mina, e altri tre personaggi: un ricco londinese e due medici. Ma il vampiro che lascia la sua scia di morte per le strade di Londra non è Dracula, bensì la bellissima contessa ungherese Elisabetta Bathory. È lei, capelli corvini, pelle bianchissima, capace di trasformarsi prendendo fattezze diverse e spesso palesandosi come nebbia che avvolge tutto, la responsabile degli omicidi. Non solo, ma è anche decisa a eliminare quelli che, venticinque anni prima, hanno deciso di togliere di mezzo Dracula.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 15 recensioni

Il sangue nel fango...Di T. Marco-27 febbraio 2015

Il libro è scritto bene e la lettura potrebbe essere anche piacevole, a patto che non abbiate mai letto Dracula. Se c'è una cosa che gli amanti del Conte apprezzano, infatti, è che lui, il vampiro per eccellenza, è privo di sentimenti, di umanità, di pietà; una figura oscura, malefica e terrificante che sfrutta i propri poteri mentali e il proprio fascino per suggestionare le proprie vittime. Lo scopo del libro è sfruttare il metodo di narrazione del romanzo di Bram Stoker (diari e lettere) per arrivare a una conclusione diversa: essendo narrato dai protagonisti il romanzo non è attendibile, quindi si può fare un insensato scambio di ruoli in cui Dracula diventa il "buono", che combatte il male rappresentato dalla contessa Elizabeth Bathory. Consiglio il libro solo a chi non ha intenzione (e non ce l'avrà mai) di leggere Dracula, quello vero.

Vade retroDi R. Michele-27 maggio 2012

Quello che bisogna proprio non fare mai nella vita di uno scrittore, è scrivere il seguito di un capolavoro mondialmente conosciuto come "Dracula", e volerne dare nuova lunga vita futura. In questo suo lavoro i due scrittore perdono totalmente quello che è il fulcro della storia, adattando il residerio romantico odierno a quello occulto di un tempo. Pessima idea, si legge veramente male!

Tradimento al principe dei vampiriDi m. marina-9 luglio 2011

Ciò che fa di Dracula un mito immortale è la sua ambiguità, la sua mostruosità così umana. Questo non ha nulla a che fare con l'originale; diventando il guerriero di Dio perde tutto il suo fascino, non crea contrasti e passioni, è falso e patetico. Poi, il suo vero nome era Vladislaus, non Vladimir!

Dracula buonoDi G. Irene-14 febbraio 2011

Il libro in se stesso mi è piaciuto: gli autori scrivono bene ed alla stessa maniera si muovono credibilmente fra la Londra e la Parigi del primo Novecento. Il problema, forse, è l'esagerata propensione nel "riscattare" Dracula. Forse hanno esagerato un po'...

Il seguitoDi B. Pietro-9 febbraio 2011

Ormai che sono a pochissimi capitoli dalla fine, mi sento ben disposto a dare la mia opinione su "Undead", il seguito ufficiale del romanzo gotico di Bram Stoker. Di certo, gli autori dimostrano si sapersi muovere bene nelle strade - illuminate di recente dalla luce elettrica - di Londra e il romanzo è avvincente. Promosso, quindi.

Undead. Gli immortaliDi U. Maria Teresa-8 febbraio 2011

Londra, 1912. La compagnia degli eroi si è divisa ed i suoi membri hanno preso le distanze gli uni dagli altri. Jack Seward è offuscato dalla morfina, Holmwood rifiuta il passato, Van Helsing ormai è vecchio e stanco e Mina e suo marito nascondono un grande segreto...