L' umiliazione di Philip Roth edito da Einaudi

L' umiliazione

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Mantovani V.
Data di Pubblicazione:
23 Settembre 2014
EAN:

9788806222956

ISBN:

8806222953

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama L' umiliazione

Tutto è finito per Simon Axler, il protagonista del libro. Simon, uno dei più grandi attori teatrali della sua generazione, ha superato i sessant'anni e ha perso la sua magia, il suo talento e la sua sicurezza. Quando sale sul palcoscenico si sente un pazzo e si vede un idiota. La sua fiducia nelle proprie capacità è evaporata; s'immagina che la gente rida di lui; non riesce più a fingere di essere qualcun altro. "E scomparso qualcosa di fondamentale". La moglie se n'è andata, il pubblico l'ha abbandonato, il suo agente non sa come convincerlo a tornare in scena. In questo atroce resoconto di un'inspiegabile e terrificante autodistruzione, emerge il contraltare di un insolito desiderio erotico, certo una consolazione in quella vita spogliata di tutto, ma tanto rischiosa e aberrante da frustrare ogni speranza di conforto e gratificazione per puntare dritto verso un finale ancora più cupo e rovinoso. In questo lungo viaggio verso la notte tutti i mezzi che usiamo per convincerci della nostra solidità, tutte le rappresentazioni che nella vita diamo di noi stessi - talento, amore, sesso, speranza, energia, reputazione vengono messi a nudo.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 13 recensioni

L'umiliazioneDi r. andrea-18 Luglio 2011

Racconto mignon, si notano i vari topoi dell'autore ma la realizzazione non è buona. Lo scrittore deve ogni tanto affidarsi a qualche "trucco del mestiere" (es. Premendo il pedale dellerotismo) , il romanzo é pure molto breve e alcuni temi non sono sviluppati a fondo; detto questo rimangono due personaggi potenti e il fatto che Roth semplicemente scrive meglio... Beh... Meglio di chiunque altro?

L'umiliazioneDi b. alfio-6 Luglio 2011

Anche al suo trentesimo libro Roth non ci smentisce e si conferma al di sopra di tanti scrittori più acclamati. E' l'ultima rappresentazione quella che conta. La sfida vera per un grande attore che tutto ha già interpretato e che alla fine è bloccato dal panico del palcoscenico. Un banale inconveniente che serve a prepararsi meglio per i titoli di coda, a incassare l'ovazione del pubblico per l'ultima indimenticabile passerella. Occorre soltanto aumentare il carico delle delusioni e delle sofferenze. E allora c'è qualcosa di meglio che tornare al mondo grazie a una quarantenne lesbica che ti usa per un nuovo improbabile test? Illudersi di ricominciare, ricominciare ascoltando e facendo un po' di sana ginnastica, ricominciare spaziando tra le diverse figure geometriche, magari anche accarezzando uno splendido cazzo verde di plastica per poi tornare tramortito a terra. Di nuovo solo, di nuovo abbandonato. Il grande attore senza più gli arnesi del mestiere ma finalmente pronto per l'ultima splendida rappresentazione.

L'umiliazioneDi l. emanuela-1 Aprile 2011

Bene, anzi benissimo, Acquistatelo e non ve ne pentirete. "l'umiliazione" di Philip Roth non è, secondo me, un libro sul suicidio e sui meccanismi che possono portare a tale crudeltà verso se stessi, ma è un bellissimo libro di amore, su quello che si è dsposti a fare pur di riconquistare ciò che è irrevocabilmente finito per sempre. Si possono avere 65 anni come Simon, l'attore teatrale che ha smarrito il dono magico della recitazione, essere esperti dell'arte di vivere, ma quando si è rapiti sentimentalmenta da un'altra persona è sempre una nuova rinascita: dove si è innocenti e vulnerabili, a tutto. E per questo tutto siamo disposti a raggiungere qualsiasi umiliazione. Qualsiasi.

L'umiliazioneDi n. pietro-31 Marzo 2011

In Italia sarebbe impossibile da immaginare questo romanzo! I suoi personaggi sono così realistici e sentiti dall'autore da bucare la pagina, su questo non c'è dubbio. Roth deve per forza ficcare scene di sesso in tutti i suoi romanzi, tanto da risultarmi simile al compagno di banco dell'adolescenza che vantava imprese erotiche che farebbero risultare Casanova un'educanda e poi, messo davanti all'evidenza, chiedeva "che cosa cazzo è una vagina?" (sarà forse un problema mio, che trovo il sesso nei libri la cosa più noiosa del Mondo). Eppure, nel mio giudizio finale, L'umiliazione sconta il fatto di essere un romanzo estremamente crepuscolare letto in un periodo della mia vita decisamente infelice.

Umiliazione di chi?Di d. nicola-25 Febbraio 2011

Quando a metà del libro riesco già a capire come va a finire vuol dire che c'è qualcosa che non va, se poi fino a quel momento le riflessioni che ho fatto rasentano l'ovvio o giù di lì tanto peggio. Sarebbe meglio non pubblicare un libro all'anno ma riflettere meglio su poche opere per non rovinarsi la carriera.

L'umiliazioneDi T. Elisa-25 Febbraio 2011

Dopo 'Everyman' e 'Il fantasma esce di scena' ecco un altro tassello sulla vecchiaia, dopo Nathan Zuckerman è Simon Axler il nuovo alter ego di Philip Roth. Grande attore teatrale, a 65 anni Axler scopre con terrore di non saper più recitare, di aver finito il talento, di aver perso "la sua magia". Entra in depressione, coltiva manie suicide e finisce in una clinica psichiatrica. Ne esce abbastanza in fretta, dopo ventisei giorni di inutili attività di recupero. Abbandonato anche dalla moglie oltre che dalla voglia di recitare, Simon trova un surrogato di entrambe nella relazione con una donna di venticinque anni più giovane, Pegeen Stapleford. L'attore l'ha praticamente vista nascere perché è figlia di due suoi amici di gioventù, anch'essi attori, con i quali è rimasto in contatto tutta la vita. La relazione che si instaura tra i due è eroticamente forte e Simon, che aveva chiuso con le donne e con il teatro, sembra rinascere nonostante una non splendida forma fisica dovuta all'età. Pegeen è lesbica, "flessuosa e pettoruta, ma ancora con un che di infantile nel sorriso e molto del maschiaccio nel passo dondolante". Si sistema a casa dell'attore e la storia va avanti per mesi, tanto che Simon accarezza l'idea di riprendere a calcare il palcosenico e, in cuor suo, sente il desiderio forte di paternità. Ma la vera natura della ragazza torna a manifestarsi e una mattina lo abbandona, facendolo precipitare nuovamente nelle sue cupe meditazioni.