Umili prose: I racconti di Belkin-La donna di picche-Kirdzali-La figlia del capitano di Aleksandr Puskin edito da Feltrinelli

Umili prose: I racconti di Belkin-La donna di picche-Kirdzali-La figlia del capitano

Editore:

Feltrinelli

A cura di:
P. Nori
Data di Pubblicazione:
23 Aprile 2007
EAN:

9788807821844

ISBN:

8807821842

Pagine:
233
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
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Trama Umili prose: I racconti di Belkin-La donna di picche-Kirdzali-La figlia del capitano

Oltre che per le opere di poesia e di teatro, Puskin è considerato un classico anche per i suoi racconti che hanno lasciato una potente impronta sulla narrativa russa successiva, al punto che autori come Tolstoj ne raccomandano la lettura e lo studio. "I racconti di Belkin", che furono tradotti in francese da Mérimée, rappresentano semplici figure, dai sentimenti autentici, in una narrazione lineare e con splendide scene di sfondo. Sono cinque racconti che l'autore attribuisce a un certo Ivan Petrovic Belkin, che li avrebbe uditi raccontare e poi trascritti: sono la storia di un duello rimandato e di un rancore covato nel tempo, quella di un amore contrastato tra una ricca fanciulla e un semplice fante, quella di un fabbricante di bare e del suo invito ai morti ad andarlo a trovare, quella di un padre vedovo lasciato solo dall'unica figlia, e quella di una nobile di provincia che inganna in amore il povero vicino. "La dama di picche" è uno dei racconti più caratteristici di Puskin: mescolando alla narrazione realistica elementi fantastici, narra dell'ossessione, fino alla follia, di un giovane per il segreto di una contessa che vince sempre alle carte. "La figlia del capitano" è un romanzo storico ispirato alla rivolta di Pugacëv. Chiude il volume il racconto "Kirdzali".

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3 di 5 su 3 recensioni

Umili proseDi M. Luigi-9 Agosto 2011

Anche dopo un paio di secoli, la lettura di Puskin sa riservare forti emozioni, "I racconti di Belkin", che furono tradotti in francese da Mérimée, rappresentano semplici figure, dai sentimenti autentici, in una narrazione lineare e con splendide scene di sfondo. Sono cinque racconti che l'autore attribuisce a un certo Ivan Petrovic Belkin, che li avrebbe uditi raccontare e poi trascritti: sono la storia di un duello rimandato e di un rancore covato nel tempo, quella di un amore contrastato tra una ricca fanciulla e un semplice fante, quella di un fabbricante di bare e del suo invito ai morti ad andarlo a trovare, quella di un padre vedovo lasciato solo dall'unica figlia, e quella di una nobile di provincia che inganna in amore il povero vicino. "La dama di picche" è uno dei racconti più caratteristici di Puskin: mescolando alla narrazione realistica elementi fantastici, narra dell'ossessione, fino alla follia, di un giovane per il segreto di una contessa che vince sempre alle carte. "La figlia del capitano" è un romanzo storico ispirato alla rivolta di Pugacev. Certo a volte si sente quella patina ombrata che fa la vecchia teiera su di un tavolo da cucina amish. Ma "La figlia del Capitano" rimane un esempio gradevole, scorrevole e coinvolgente di prosa finto-autobiografica. Da sceneggiare quanto prima. "il mio amore bruciava in solitudine e ora dopo ora diveniva per me più penoso. Persi la voglia di leggere"

Autori russiDi m. rossella-3 Settembre 2010

Gli autori russi del'Ottocento non mi deludono mai,ed in particolare Puskin con il suo lungo racconto "La figlia del capitano" da subito mi ha incuriosito sia per la trama che racconta di una storia d'amore complicata da varie vicende ostili,sia per la descrizione del contesto in cui si svolge,quello della russia delle izbe e delle caserme militari. Da leggere!

descrive lo spirito russoDi G. Diego-6 Luglio 2010

Prendo anche io a prestito la citazione dall'introduzione di Paolo Nori per spiegare questo libro: "Ecco, la cosa incredibile, a leggere questi racconti e questo romanzo, è che furono scritti quando la letteratura russa dell'Ottocento non esisteva". Non conoscevo Puskin ed interessato dal racconto "La donna di picche" ho acquistato questo libro, visto che non disprezzo la letteratura russa in generale. E' un libro ben scritto, con trame ricche di trovate sempre al limite della verosimiglianza, e a mia modo di vedere a volte anche un pò oltre. Questo è particolarmente evidente nei due racconti più lunghi, "La signorina contadina" e "La figlia del capitano". In tutti e due infatti sono arrivato ad un punto del racconto in cui i colpi di scena erano diventati un pò troppi, a scapito della verosimiglianza; ed inoltre per entrambi l'aspetto amoroso delle vicende ad un certo punto li rende pesanti da finire. Questo è un peccato, perché "La signorina contadina" all'inizio, vista la sua ambiantazione, sembra quasi una novella di Boccaccio; mentre "La figlia del Capitano" mi ha ricordato vagamemnte il "Don Chisciotte" per l'astuzia del suo protagonista. I difetti di questi due racconti mi fanno dare tre stelle a tutta la raccolta, nonostante i racconti più brevi, proprio per le trame in cui i destini dei protagonisti si intrecciano più volte, riescano piacevolmente a stupire e non diano per niente noia grazie alla diversità delle trame. Puskin promosso al di sotto delle venti pagine, bocciato al di sopra.