L' ultimo viaggio di Jack Aubrey di Patrick O'Brian edito da Longanesi

L' ultimo viaggio di Jack Aubrey

Editore:

Longanesi

Edizione:
2
Traduttore:
Merla P.
Data di Pubblicazione:
28 ottobre 2010
EAN:

9788830428157

ISBN:

8830428159

Pagine:
338
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama L' ultimo viaggio di Jack Aubrey

Al momento della morte, Patrick O'Brian stava lavorando al seguito di "Blu oltre la prua". A grande richiesta dei suoi fan viene ora pubblicato il suo vero (e incompiuto) ultimo romanzo. Una perla per tutti i cultori del grande scrittore inglese. Jack Aubrey e Stephen Maturin sono in Cile, dove vengono raggiunti dalla moglie e dalle figlie di Aubrey e da un'affascinante amica. È in programma un viaggio in Sudafrica, ma potrebbe anche essere che la meta diventi Sant'Elena, dove si trova in esilio Napoleone... L'inedito è accompagnato da un corposo saggio storico-letterario di Gastone Breccia sulla Royal Navy dei primi anni del XIX secolo, dove vengono illustrati l'organizzazione della flotta, la tipologia e l'armamento dei vascelli, le attrezzature e gli strumenti della navigazione a vela, la vita di bordo e altre curiosità.

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4 di 5 su 2 recensioni

Un omaggio a Patrick O' BrianDi c. antonella-8 settembre 2011

Questo libro è in realtà un tributo: un omaggio ad un grande autore scomparso, che ci ha affascinato con i suoi romanzi, con le minuziose ricostruzioni storiche e le descrizioni di epiche battaglie navali. L'ultimo viaggio di Jack Aubrey è in realtà solo un abbozzo: la restante parte del volume è un saggio sulla Royal Navy.

L'ultimo viaggio di Jack AubreyDi F. Benito Maria Emanuele-28 marzo 2011

Una fortuita coincidenza haf atto sì che mi trovassi a leggere quest'opera. In Inghilterra è venduto con un titolo emblematico: Twenty one, ventuno. E' infatti il ventunesimo volume dedicato alla saga di Jack Aubrey e... Un manoscritto incompiuto, pubblicato così come è stato trovato, senza correzioni se non quelle minimali per renderlo presentabile. Sono solo sessantacinque pagine. Terminano lasciando una frase a metà... L'autore è morto prima di poter concludere quella frase e nessuno saprà mai cosa il destino aveva in serbo per l'avventuroso Jack Aubrey. La saga avrebbe potuto concludersi felicemente con il ventesimo libro. In quel testo Jack otteneva finalmente la promozione ad Ammiraglio. Eppure la lunga saga pensata da Patrick O' Brian voleva raccontare la storia di un uomo e non solo la sua ricerca al successo nei ranghi della Royal Navy. Io... Io sono cresciuto assieme a Jack Aubrey, avevo comprato il primo libro per curiosità. Lui era un giovane ufficiale al comando di un piccolo brigantino a palo di nome Sophie. Indomito, coraggioso, Jack acquisisce il titolo di "Jack il Fortunato" catturando la Cacafuego, un galeone spagnolo dalla potenza di fuoco incredibilmente maggiore rispetto al suo legno. Ammetto di non essere più riuscito ad abbandonare quel personaggio, quei libri, e ad attendere, anno dopo anno, ogni nuovo libro di questa lunghissima saga. Leggendo le ultime parole di O'Brian mi sono commosso. Sapevo che non avrei più saputo nulla di Jack, di Steven... Voi non ci crederete ma questa consapevolezza mi ha lasciato un vuoto enorme che difficilmente riuscirò a colmare. Ho l'istinto di riprendere da capo la serie ma... Va beh, parliamo del libro. Poche pagine, così come le aveva abbozzate l'autore, mostrano una situazione potenzialmente esplosiva. Aubrey prende possesso della propria flotta ma, a bordo dovrà avere un ospite a dir poco scomodo. Si tratta di un vicino di "casa". Un militare che, mentre Jack era in mare, andava spesso a trovare sua moglie con chissà quali scopi nascosti. E a bordo della Suffolk, la sua nave ammiraglia, avrà anche la moglie e le figlie. Ma di più non ci è dato sapere. Il libro si conclude all'improvviso e mai avrà un seguito. Però nelle pagine successive è presente un bel saggio sulla marina militare inglese, sulle guerre navali intercorse tra la fine del settecento e la prima metà dell'ottocento. Si parla di strategie, di politica, di guerra, di tecniche navali... Un testo facile da comprendere e molto interessante, che consiglio a tutti in quanto è un omaggio stupendo a Patrick O' Brian, autore sopraffino e molto attento alla storia navale della sua patria.