Tutti i poveri devono morire di Giovanni Di Iacovo edito da Castelvecchi
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Tutti i poveri devono morire

Editore:

Castelvecchi

Collana:
Le torpedini
Data di Pubblicazione:
18 giugno 2010
EAN:

9788876154836

ISBN:

8876154833

Pagine:
156
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Tutti i poveri devono morire

Più additiva di una sostanza stupefacente, più coinvolgente del gioco d'azzardo, più inebriante dell'amore e più esclusiva di un'automobile di lusso: la morte non è soltanto un destino ineluttabile ma un piacere a cui una particolare casta di assassini si abbandona con efferata crudeltà. Ne sono convinti i membri del "Cenacolo di Caino": un'associazione fondata nella notte dei tempi per consentire agli uomini e alle donne di ceto elevato di operare al di sopra e al di fuori della legge, abbandonandosi a brutalità di ogni genere nella convinzione che tutto debba essere permesso a chi vanta un reddito superiore alla media. La perversione di questi criminali non conosce limiti. Dalla pedofilia alla tortura, tutto è concesso a chi, appartenendo al Cenacolo, si vota al rispetto di una e una sola regola: l'età o il sesso della persona da sacrificare al sadismo di chi uccide non hanno nessuna importanza se questa può essere considerata di umili origini. Il tutto finché, durante la convention annuale dei serial killer... Perché la povertà, in questo grottesco romanzo giallo, è un problema di igiene sociale da risolvere con modi e metodi in grado di rispecchiare una società in cui la vita umana non è altro che merce in balia dei capricci dei potenti e del loro mercato.

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1 di 5 su 1 recensione

Quando i giovani deludono!Di P. Davide-23 maggio 2011

Libro molto pretestuoso nella copertina, ma inutile nei contenuti. La storia è un misto tra il giallo ed il satirico e alla fine riesce ad essere un calderone in cui il lettore facilmente perde il senso della narrazione. La noia serpeggia sovrana, gli spunti di originalità sono scarsi. L'autore vorrebbe forse imitare Orwell, ma non ne ha il genio, e nemmeno lo spunto. Dato il costo leggere questo libro equivale a gettare via i soldi, meglio a questo punto darli in beneficenza per qualche causa benefica, se poi rifletto agli alberi tagliati per fare la carta del romanzo l'irritazione e l'indignazione salgono ulteriormente. Per avere mezzo punto in più l'autore poteva almeno stamparlo su carta riciclata o ecologica! Chiaro esempio di autore fortemente sopravvalutato. Se questi sono i futuri rappresentanti della nostra letteratura allora preferisco rifugiarmi tra i classici tutta la vita!