Tutte le opere. Testo greco a fronte
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Il pensiero occidentale
- A cura di:
- P. Scazzoso , E. Bellini
- Data di Pubblicazione:
- 16 settembre 2009
- EAN:
9788845262883
- ISBN:
884526288X
- Pagine:
- 8230
- Formato:
- rilegato
- Argomenti:
- Chiesa antica, Prosa letteraria
Descrizione Tutte le opere. Testo greco a fronte
Il Corpus dionisiano, sintesi del neoplatonismo greco e del pensiero cristiano, è costituito da una serie di scritti: la "Gerarchia celeste", la "Gerarchia ecclesiastica", i "Nomi divini", la "Teologia mistica" e "Lettere". Questi scritti per certi aspetti stanno alla base della teologia medioevale di lingua latina nelle sue più svariate forme (dalla dottrina degli angeli all'ecclesiologia), in quanto furono attribuiti anacronisticamente a quel Dionigi, personaggio ateniese, convertito da San Paolo dopo il discorso all'Areopago narrato negli Atti degli Apostoli. In realtà in questi scritti è chiaramente presente un linguaggio neoplatonico molto vicino a quello di Proclo e di Damascio, il che lascia pensare a una datazione intorno alla metà del VI secolo. Furono commentati da Massimo il Confessore e da Giovanni Scoto Eriugena, e si possono considerare il punto di partenza di tutta la teologia negativa e fonte di ispirazione del misticismo cristiano medievale e moderno, da Meister Eckhart fino a Edith Stein. Dopo la scoperta in età moderna della loro inautenticità, ci si è resi conto della preminenza del pensiero neoplatonico su quello cristiano. Cristo, pur spesso citato, non trova spazio adeguato nell'impianto metafisico-teologico, in modo sorprendente. Resta un mistero se l'Autore fosse un credente che cercasse di assorbire nel pensiero cristiano il pensiero tardo-antico pagano, o se fosse un dotto filosofo che cercasse invece di assorbire nel pensiero pagano il pensiero cristiano.
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Recensioni degli utenti
Saper distinguere.-7 agosto 2011
Un semplice richiamo sulla necessità di un approfondimento critico del problema della sintesi tra pensiero neoplatonico e pensiero cristiano. Alquanto superficiale l'affermazione "preminenza del pensiero neoplatonico su quello cristiano" (nella "descrizione" di sopra). Premesso che ogni studioso sa bene che ci sono state varie forme di neoplatonismo, la specificità del pensiero cristiano e la sua "PORTATA" teoretica possono continuare a sussistere anche se l'orientamento di fondo (a livello culturale e di pensiero) è altro. Solo un richiamo: i primi due trattati (gerarchia celeste e gerarchia ecclesiastica) sono un ambito "biblico"-"cristiano " forte: continue citazioni del testo sacro, delimitazione di contesti ecclesiali e liturgici, tipici della prima patristica, che" lasciano fuori" l'orientamento neoplatonico storico. Ma basta soffermarsi sul trattato principale (che è quello che ha avuto la massima influenza sui filosofi e teologi cristiani di ogni epoca: "I nomi divini"): TRINITA' , INCARNAZIONE, CREAZIONE sono la base della teologia dell'Areopagita; se anche viene utilizzato una linguaggio, e quindi ci si trova ad un livello concettuale, di tipo neoplatonico, queste "verità" sono affermate con consapevolezza; quindi occorre più attenzione da parte nostra nel sottolinearle, se si vuole arrivare ad una conclusione che lasci da parte certi schematismi della manualistica.