Tutta colpa di Eschilo di Lucia Pavesi edito da BastogiLibri
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Tutta colpa di Eschilo

Editore:

BastogiLibri

Collana:
Il canapo
Data di Pubblicazione:
25 ottobre 2011
EAN:

9788862733700

ISBN:

8862733704

Pagine:
214
Formato:
brossura
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5 di 5 su 1 recensione

Una lezione di serenitàDi z. luisa-2 giugno 2012

Questo romanzo si presta a vari livelli di lettura: è una storia d'amore di due ventenni che progettano insieme il loro futuro, camminando per mano nelle strade di una Pisa, antica testimone muta dei loro segreti, complice di secolari storie d'amore, all'ombra delle sue strade medievali, calpestate da tante generazioni di innamorati come Chicco e Carolina. Attorno a loro si muovono personaggi minori, la cerchia degli amici, le confidenti preferite di Carolina oppure gli amici portatori di un pensiero divergente con i quali la protagonista si confronta, senza voler trionfare, ma forte della sua visione di credente, alla ricerca di risposte che sappiano spiegarle il senso della vita, in una dimensione escatologica e ultraterrena. Carolina non ha bisogno di fare viaggi in Oriente per trovare la sua vera identità, spogliandosi di tutto, come farà Rinaldi, l'amico più distante da lei, ma il preferito, per il suo spessore morale. La protagonista vive in una famiglia come tante, appartenente al ceto borghese, osservata da lei e filtrata attraverso uno sguardo ricco d'amore, ma anche ironico, laddove sia da ridicolizzare il modo di vivere parsimonioso del padre, la frenetica e spasmodica giornata della madre, insegnante che mescola piani di lavoro con ricette culinarie di incerto risultato, il minimalismo culturale del fratello, un adolescente svogliato e immerso in una sua dimensione fatta di videogiochi e film d'azione, più virtuale che reale. Posta in alto per il suo misticismo e la sua rigorosa vita "monastica", svetta in questa famiglia la nonna, la Regina Madre, così definita da papi, per la sua rettitudine spirituale, il profumo di preghiera che si respira nella sua casa- Tempio, in cui tutto parla di religione: vite dei Santi, mille riviste di associazioni missionarie alle quali nonna Lidia invia generose offerte, statue di Maria e immagini di Cristo, da Quello sulla Croce a Quello Risorto, non mancano decine e decine di rosari che nonna mette nelle mani dei suoi ospiti, da lei riuniti per trascorrere delle serate illuminate dalla Parola di Dio. Questa famiglia vive la sua quotidianità in modo antieroico, spesso a tavola si discute animatamente, persino il disordine di casa è mal sopportato e costituisce un fattore ansiogeno per mami, che da sola non arriva a fare tutto e querula si sfoga con i gatti, personaggi muti, ma presenze calde in una casa che sa dare loro gli spazi giusti. Il valore dello studio è un altro filo conduttore del romanzo: la cultura sia quella veicolata dalla scuola che quella personale è presa molto sul serio, perché alimenta lo spirito e rallegra l'età adulta, perciò Carolina studia bene, anche se talvolta entra in crisi con le sue scelte universitarie, Eschilo è uno dei tanti autori che deve studiare, forse si cala anche troppo nella letteratura greca, con il rischio di perdere le occasioni che la invitano al divertimento, all'uscita spensierata. Anche mami è sempre sui libri, così come papi che a volte preferirebbe Joyce alle denunce dei redditi. Insomma si racconta la vita di una famiglia comune che di fronte ad eventi che fanno precipitare le proprie sicurezze e a fatti drammatici inevitabili, sa trovare la forza di reagire, attraverso la fede e la speranza consolatrice, costruita nell'interiorità, ma anche nella coesione affettiva. Il romanzo non ha la pretesa di essere un testo didascalico, una sorta di vademecum per sfuggire ai marosi della tempesta, è un inno all'esaltazione del nido caldo dove la famiglia o i superstiti si stringono, anche nel non detto. Con questa filosofia Carolina stessa saprà darsi delle speranze future, cercando di riappropriarsi della serenità che è venuta meno, in una fase difficile della sua esistenza.