Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia di Graziella Bernabò Secchi edito da Viennepierre

Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia

Editore:

Viennepierre

Data di Pubblicazione:
dicembre 2004
EAN:

9788876010088

ISBN:

8876010084

Pagine:
336
Acquistabile con la
Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 20.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 2 recensioni

Ritratto di A. Pozzi, poetessa suicida a 26 anniDi S. Maria Angela-28 dicembre 2010

In 13 capitoli viene ripercorsa la vita di Antonia pozzi, poetessa lombarda che all'età di 26 anni, nel 1938, decise di porre fine alla sua breve ma intensissima esistenza. Il libro ci accompagna pian piano in quello che fu il periodo storico e culturale di Antonia, ma soprattutto nelle sue vicende personali e familiari. La sua estrema sensibilità, la sua perenne inquietudine, la sua passione di vita e di autenticità emergono dalla narrazione di tutta una vita, di vicende pubbliche e private, di stralci di poesie e di corrispondenze. Il volume è un ricco compendio di tutto quanto fin qui scritto e argomentato su Antonia Pozzi. Scoprire questa poetessa italiana, poco apprezzata e capita in vita, per alcuni caratterizzata da un certo disordine emotivo, sarà un'esperienza che non potrà non passare inosservata...

Una vita per la poesiaDi C. MIRELLA-5 novembre 2010

Antonia Pozzi è stata una grande poetessa italiana segnata da un triste destino. Per lei la poesia fu gioia, consolazione, ragione di vita; tradusse in versi ogni moto dell'animo, ogni sensazione, ogni evento della sua vita. Purtroppo la sua produzione poetica ma anche documentaria è in parte lacunosa e solo il paziente lavoro di devote studiose ha permesso di salvare ciò che il tempo o la mano dell'uomo non ha irrimediabilmente manomesso. La biografia di Antonia Pozzi si legge come un romanzo e le poesie, come le lettere, trasmettono ogni sua emozione, ogni suo stato d'animo, rendendo il lettore partecipe della sua angoscia esistenziale e dei suoi vani tentativi di trovare una ragione di vita che non fosse la poesia stessa.