Tristano muore. Una vita di Antonio Tabucchi edito da Feltrinelli

Tristano muore. Una vita

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
4
Data di Pubblicazione:
8 Luglio 2015
EAN:

9788807884955

ISBN:

880788495X

Pagine:
176
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Tristano muore. Una vita

Un'estate torrida in una vecchia casa in Toscana. Qui Tristano vive la sua lunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. Lo assiste la vecchia Frau, la stessa che da bambino gli raccontava fiabe e poesie in tedesco, affinché imparasse la lingua. In uno stato allucinatorio, Tristano vecchio e incattivito, racconta di sé ad uno scrittore perché sia testimone della sua agonia e dei ricordi di una vita. Fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi la guerra, combattuta in Grecia, la scelta della libertà e della Resistenza. Alla fine della vita tutto appare uguale a se stesso, un incubo che tutto sovrasta e tutto circonda.

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4 di 5 su 3 recensioni

I fantasmi di una vitaDi S. Paolo-19 Luglio 2020

Tristano è in agonia, coscientemente prossimo alla fine di una vita complicata, una vita in cui hanno avuto peso e sostanza alcuni momenti altissimi (o bassissimi) , forse come nella vita di ciascun uomo. E Tristano, raccontando la sua vita ad un ipotetico scrittore, perché questo ne tramandi la verità, si interroga su di essa e cerca un bilancio forse impossibile da quadrare. Il racconto, inframmezzato da pause dovute al prevalere del dolore fisico, ed alla necessità di controllarlo con la morfina, procede per pennellate che dovrebbero comporre laffresco della esistenza di Tristano, e anche della sua posizione nei confronti dei grandi temi dellepoca che la sua vita ha attraversato, quali Democrazia, Libertà, Amore, Politica. Ed a rispecchiare i diversi momenti di lucidità e le sofferenze patite dal narratore, il raccontare è fatto di momenti splendidamente realistici, ma anche di altri onirici e di metafore in un flusso mai cronologicamente continuo. Una scrittura esemplare per un racconto in cui dei brani appassionanti ed anche commoventi si intercalano con altri per i quali è necessaria una attenzione speciale per individuare il flusso e le connessioni, e per raggiungere quindi lo scopo di Tristano di presentare un affresco finale ben definito. Ma forse questo era uno scopo che egli stesso deve riconoscere come impossibile durante lo stesso corso del suo raccontare e, definitivamente, in punto di morte.

IntricatoDi E. Gennaro-22 Maggio 2012

L'impressione che ho provato leggendo questo romanzo è stato quello d'osservare le avventure di Tristano nascosto dietro un groviglio di rovi. La vita del protagonista riaffiora a galla tra le pagine del romanzo. Bisogna avere massima attenzione altrimenti si smarrisce il dettaglio. Sicuramente un romanzo originale, forse un poco pesantuccio.

Il novecento attraverso gli occhi di un partigianoDi g. Tommaso-16 Marzo 2012

E' difficile trovare il senso della vita, però è importante cercarlo. Tabucchi lo fa attraverso la rievocazione della vita di un partigiano in punto di morte. L'uomo si chiama Tristano, nelle sue parole Tabucchi ripercorre gli anni caldi del '900, ma non risparmia i sogni, le allucinazioni, i ricordi, di chi ripercorre la propria vita alle soglie della morte, dipingendo un labirinto di parole da cui si esce storditi e incantati. Seppur pecchi, a tratti, di auto-referenzialità (in alcuni momenti del dialogo Tristano-scrittore si sente forte l'impressione che sia una cosa tutta di Tabucchi, e ci si sente di troppo, come un ospite sgradito) testimonia un'altra tappa dell'indagine tabucchiana-pessoana intorno all'Io dello scittore (stavolta scomposto nel binomio scrittore realescrittore della finzione) , e conosce, specie nei deliri del protagonista, pagine felici e ispirate.