La trilogia Adamsberg: L'uomo dei cerchi azzurri-L'uomo a rovescio-Parti in fretta e non tornare di Fred Vargas edito da Einaudi

La trilogia Adamsberg: L'uomo dei cerchi azzurri-L'uomo a rovescio-Parti in fretta e non tornare

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Mélaouah Y., Balmelli M., Botto M.
Data di Pubblicazione:
16 Giugno 2009
EAN:

9788806198527

ISBN:

8806198521

Pagine:
911
Formato:
brossura
Argomento:
ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
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Descrizione La trilogia Adamsberg: L'uomo dei cerchi azzurri-L'uomo a rovescio-Parti in fretta e non tornare

All'origine del "caso Vargas", c'è la simpatia con cui è ritratto il mondo del distretto di polizia del XIII arrondissement dove si muove il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. "Spalatore di nuvole", antirazionale, flemmatico e filosofico, Adamsberg preferisce procedere a zigzag e aspettare, brancolare nel buio finché non viene folgorato da una delle sue intuizioni geniali, lontane dal rigore della "classica" logica dell'investigatore, che lo conducono alla rivelazione finale. "L'uomo dei cerchi azzurri" segna la prima apparizione assoluta dell'insolito commissario che si trova alle prese con dei misteriosi cerchi tracciati sui marciapiedi di Parigi, in mezzo ai quali Adamsberg sente che presto comparirà un cadavere. Nel secondo romanzo che lo vede protagonista, "L'uomo a rovescio", il poliziotto sui generis deve risolvere invece una catena di orrendi delitti il cui autore potrebbe essere un lupo mannaro. Zeppa di simboli e superstizioni che parrebbero affondare nei tempi bui della Morte Nera è l'intricata vicenda in cui si trova coinvolto Adamsberg nell'ultimo romanzo di questa trilogia, "Parti in fretta e non tornare".

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 9 recensioni

Un buon inizio per conoscere la VargasDi b. simonetta-13 Aprile 2013

Ho letto il mio primo libro della Vargas solo un anno fa: rapimento subitaneo! E sindrome da astinenza se non continuavo a leggere le altre opere. Devo dire che ho letto in modo indisciplinato per sequenza temporale i suoi libri, cominciando addirittura dall'ultimo e inframmezzando con i casi dei tre evangelisti. Consiglio invece di cercare di seguire l'ordine cronologico di scrittura, alcuni dettagli di una storia vengono richiamati in altre e si rischia addirittura di intuire in anteprima il colpevole. Detto ciò non mi resta da dire che la scrittura della Vargas è quanto di più piacevole possa capitare tra le mani, un toccasana quando si cerca una lettura rilassante senza rinunciare al piacere intellettuale. Il personaggio del commissario Adamsberg, ma anche gli altri suoi strampalati collaboratori, è fuori da ogni schema, imperfetto, evanescente, inafferrabile. Terribilmente affascinante. Il migliore libro tra i tre? "Parti in fretta e non tornare".

La raccoltaDi M. BRACCINI-15 Marzo 2012

Questo volume è un must per chi apprezza le avventure del commissaire Adamsberg. Il primo romanzo è, in assoluto, la prima avventura del commissario che fa del mistero e dell'occulto la sua normale attività. Filosofico per natura, ha un carattere che gli fa ben accettare assassini mutaforma, vampiri o licantropi.

Un buon compromessoDi r. doriana-2 Marzo 2012

Considerando il fatto che tutti e tre i romanzi contenuti in questo volume mi sono piaciuti, l'aspetto che vorrei sottolineare è la comodità di questa particolare edizione. Nonostante siano novecento pagine, sia la rilegatura che il carattere sono tali da fornire una comodissima lettura (e non mi sembra una cosa da poco, considerando quante edizioni a volte siano illegibili) . Per quanto riguarza i contenuti, bhe: Fred Vargas è la regina delle atmosfere affascinanti e dei personaggi surreali. Il suo giallo-noir surreale è unico, ma va preso nel verso giusto...

Grande delusioneDi V. Maria-24 Luglio 2011

Credo che questa sia la recensione che più mi ha dato da pensare anche perchè opposta a quelle degli altri. I tre romanzi, in linea di massima, non mi sono piaciuti. Mi sembra che l'autrice abbia voluto creare a forza dei personaggi unici, particolari, originali ed ha esagerato creando invece dei personaggi impossibili, primi tra tutti la coppia assai stramba, degli investigatori. Un commissario, a dir poco, tocco, che prende appunti e fa disegni per lo più senza senso su tutto, salvo avere poi l'improvvisa illuminazione, con un lato sentimentale incomprensibile, che parla con un fiume ma ignora un bel panorama perchè pretenderebbe complimenti; un assistente alcoolizzato per tre quarti della giornata, che però riesce ad avere trovate geniali e allevare da solo cinque figli piccoli. E questa è la coppia di base. Intorno a loro poi gira tutta una serie di personaggi che forse dire mentecatti è poco; ma è possibile che nelle indagini non incontrino mai persone normali? C'è una specie di armata Brancaleone composta da un pastore che ogni sera colloquia telefonicamente con la sua pecora preferita cui ha affidato il gregge, un ragazzo che recita a memoria gli etimi del vocabolario, una ragazza che compone musica, fa l'idraulica ed ha come unica lettura il manuale dell'utensileria professionale, trovando conforto in un trapano e, da ultimo, una vecchia che ha un allevamento di pulci ed una donna che si diverte a pedinare gli sconosciuti. In generale, poi, i tre romanzi, alle volte anche un po' prolissi, non sono riusciti a catturare quell'attenzione che fa dimenticare il tempo e desiderare solo di passare alla pagina successiva, caratteristica del libri coinvolgenti.

Tre prove per il commissario AdamsbergDi C. MIRELLA-23 Febbraio 2011

L'uomo a rovescio è stato il primo romanzo di Fred Vargas a essere pubblicato in Italia, quello che ha rivelato anche nel nostro Paese questa autrice. La vicenda e l'ambientazione sono molto originali e anche l'intreccio tiene viva la curiosità. Parti in fretta e non tornare è dei tre forse il più bello e riuscito nonostante sia anche il più cupo (o forse proprio per questo). L'uomo dei cerchi azzurri mi è piaciuto un po' meno perché ho individuato troppo presto il colpevole. In tutti i romanzi la Vargas miscela sapientemente l'elemento del giallo con la storia, le credenze popolari, l'ignoto e la follia, rendendo a volte plausibili scenari assurdi. E il commissario Adamsberg non sembra quasi per nulla sorpreso da indizi e scenari che poco hanno a che fare con la razionalità, ma li soppesa, li gira e li rigira finché non lo portano a capo del caso.

La Trilogia AdamsbergDi M. Giada-5 Novembre 2010

Un commissario, Adamsberg, alquanto bizzarro è il protagonista di questa trilogia. Un intuito infallibile che gli permette di risolvere tutti i casi che gli si presentano.