Le tredici

Una cittadina con gli alberi e le casette in legno può nascondere il male più puro e crudele tra le sue strade? Le tredici di Susan Moloney è un noir fantasy e horror in cui il tema femminile si sposa a quello delle streghe, ricordando le Disperate Housewives, ma ancor più ciniche, più ironiche e più spietate. Haven Woods sembra un posto fatato in cui non si vede neppure una cartina per strada, in cui gli abitanti sorridono felici dai loro giardini curati e dove neppure gatti e cani litigano. Sembra perfetto vivere così, se non fosse che un gruppo di donne ha deciso di votarsi al diavolo per ottenere quello che più desiderano dalla vita: successo nella scala sociale, prestigio per figli e mariti e denaro. Sono dodici, unite e temibili, pronte a fare del male agli altri e a sacrificare i più deboli pur di ottenere i loro scopi. Per raggiungere il numero magico, il tredici, manca una sola persona. Paula Wittmore è ignara di essere quel tassello mancante, la donna che permetterà alle altre di avverare tutti i loro desideri. Tornata in città per curare l’anziana madre, va a fare visita alle vecchie amiche, pensando di trovarle a bere il the con i pasticcini. La verità che la aspetta sarà molto, ma molto diversa. Centri commerciali, hamburger, suv e facebook si alternano in questo libro a antichi malefici, leggende e pozioni con code di rospo. E a tutto questo la dodicenne Rowan sembra essere destinata come vittima sacrificale, come dono da offrire al diavolo per far ottenere alle tredici ciò che più desiderano. Anche perché Rowan è la bellissima figlia di Paula e questo chiuderebbe il circolo di possessioni, diavoli e morti viventi. Susan Moloney ci regala così una storia del male e di streghe moderne, travestite da affascinanti quarantenni con tacchi a spillo e lavori importanti, ma in realtà ancorate ai desideri ancestrali di possesso e perdizione. In Le tredici l’apparenza inganna e, spesso, uccide.