Tre volte giugno
- Editore:
Nutrimenti
- Collana:
- Greenwich
- Traduttore:
- Barboni C., Scocchera G.
- Data di Pubblicazione:
- 18 maggio 2007
- EAN:
9788888389783
- ISBN:
8888389784
- Pagine:
- 461
- Formato:
- brossura
Trama Tre volte giugno
Soltanto dopo che Tre volte giugno" venne pubblicato e cominciarono ad arrivare le reazioni dei lettori - la catarsi emotiva che avevano sperimentato visitando le anime di questi personaggi - capii che, anche se non avevo scritto un romanzo letteralmente autobiografico, avevo raccontato una storia per aiutarmi a convivere con le perdite che avevo sofferto. Paul, Ferno e Fenno - più di tutti Fenno - sono persone che devono imparare a resistere superando quel genere di dolori da cui non si guarisce mai completamente [...]." (Julia Glass)
Recensioni degli utenti
Tre volte giugno-10 novembre 2010
Esistono libri perfetti? libri in cui trovi tutto, o quanto meno tanto di quello che cerchi, perché sono densi di emozioni, di sensazioni, di rimandi, di echi. Libri che affrontano ogni tema che ci sta a cuore, non sfiorandolo in modo superficiale, ma andando dritto all'essenza, alla complessità: l'amore, la famiglia, la malattia e la morte. E ancora le relazioni tra fratelli, il concetto di senso di colpa, di passato, e di costruzione del proprio futuro. Il ruolo delle proprie radici, il significato della parola casa, il valore dell'amicizia, l'amore per i propri animali. La speranza. Tanto vero? e tutto questo, questo tanto, in un romanzo piacevolissimo, scritto benissimo, che assapori lentamente e da cui non vorresti uscirne, per quanto ti sembra di conoscere i personaggi. è un romanzo che ha luce, ed intendo luce vera e non emotiva, si vede che l'autrice è anche una pittrice perché ti sembra di vedere la luce di giugno sulle pagine, le strade di new York e le piccole librerie, gli spazi e la pioggia della Scozia, il mare azzurrissimo e il bianco-grigio della Grecia. Avete presente come La Woolf riesce a descrivere in Mrs dalloway lo splendore di una mattina? Anche la Glass è riuscita nello stesso intento, in un romanzo che per bellezza, costruzione, valore mi ha ricordato la Wharton, Cunningham e Franzen.