Tre spari nella notte. Romanzo partigiano di Renato Costa edito da Cierre Edizioni
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Tre spari nella notte. Romanzo partigiano

Data di Pubblicazione:
11 gennaio 2013
EAN:

9788883146879

ISBN:

8883146875

Pagine:
256
Formato:
brossura
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Trama Tre spari nella notte. Romanzo partigiano

Tra le province di Padova e Vicenza si dipana la vicenda narrata nel romanzo. Sono gli ultimi mesi della lotta di liberazione, che da quelle parti è finita il 29 aprile 1945 con i feroci colpi di coda delle colonne tedesche in ritirata. Il comandante Pierre, detto "il partigiano santo" (Giacomo Prandina, medaglia d'oro della Resistenza), guida gli uomini, le donne e i giovani della Seconda brigata partigiana Damiano Chiesa. Sono tutti cattolici, ma hanno preso le armi in mano per amore della libertà, della patria e della propria fede. Tre spari nella notte uccidono uno di loro in un agguato. Non c'è un movente, o forse ce ne sono troppi. La ricerca degli assassini si intreccia con gli assalti, i sabotaggi, le deportazioni, le stragi e l'insurrezione finale. Buona parte dei personaggi del romanzo sono realmente esistiti, molti dei fatti d'arme sono davvero accaduti in quei luoghi e in quelle date. Anche se con modalità diverse. Ma i rapporti umani, la partecipazione popolare e i valori per i quali uomini e donne hanno combattuto, sono documentati e arricchiti dal fiume dei ricordi di chi, dopo settant'anni, è ancora vivo.

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5 di 5 su 1 recensione

Una storia comune, una storia italianaDi b. greta-3 maggio 2013

Un libro può raccontare una storia o ne può narrare molte e quest'ultimo è decisamente il caso di "Tre spari nella notte". Non è infatti solo la vicenda di Prandina, Davide e tutti gli altri, ma è anche, soprattutto, la storia dei moltissimi partigiani che hanno lottato per la resistenza. Una storia comune, una storia italiana. In un intreccio di eventi, amori, vicissitudini storiche la suspense creata dall'autore tiene il lettore impegnato sino alle ultime righe del libro. Merito di un linguaggio fluido, ma mai scontato, accattivante, ma mai esagerato, il romanzo ricorda le tante storie narrateci dai nostri nonni rendendoci così quasi testimoni di un fatto storico unico e straordinario. Grazie poi alla ricostruzione minuziosa e puntuale dei luoghi e dei paesi interessati, è oggi possibile ripercorrere quelle strade immaginando di incrociare, come se fosse possibile, tutti i protagonisti del racconto. Ciò che emerge vivamente tra le pagine è proprio quanto sostenuto da Piero Calamandrei il quale disse: "Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore, mi vien fatto di pensare a certi inesplicabili ritmi della vita cosmica, ai segreti comandi celesti che regolano i fenomeni collettivi, come le gemme degli alberi che spuntano lo stesso giorno, come certe piante subacquee che in tutti i laghi di una regione alpina affiorano nello stesso giorno alla superficie per guardare il cielo primaverile, come le rondini di un continente che lo stesso giorno s'accorgono che è giunta l'ora di mettersi in viaggio. Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini. "