Trauma di Patrick McGrath edito da Bompiani

Trauma

Editore:

Bompiani

Collana:
Tascabili
Traduttore:
Cristofori A.
Data di Pubblicazione:
21 ottobre 2009
EAN:

9788845263606

ISBN:

8845263606

Pagine:
252
Formato:
rilegato
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Trama Trauma

Charlie Weir si guadagna da vivere affrontando i demoni altrui. Nella sua attività di psichiatra a New York ha visto ogni tipo di trauma, eppure non riesce ancora a trovare una soluzione ai propri conflitti famigliari: l'accesa rivalità con il fratello Walter, affermato pittore; il gelo nei confronti di un padre senza nerbo; il soffocante rapporto con la madre. Né ha ancora accettato, dopo sette anni, il tragico errore che lo ha allontanato dalla moglie e dalla figlia, che gli ha lasciato nient'altro che una solitudine consumante e una rabbia inquieta. Quando Walt presenta Nora Chiara al fratello, questi si sente attratto tanto dalla sua bellezza mozzafiato quanto dalla sua aria sofferta. Si innamorano velocemente, avidamente, ma l'idillio ha vita breve. La vulnerabilità di lei, un tempo irresistibile, comincia ad avvelenare il rapporto finché Charlie si accorge di avere accanto una paziente più che una compagna. E mentre sonda le origini del dolore di Nora Chiara, un vago ricordo comincia ad affiorare dal suo inconscio, sollevando in lui un atroce sospetto.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

TraumaDi R. Alice-22 febbraio 2011

Autore per certi versi (a dire la verità, molti) sorprendente. Sono molto combattuta su come giudicare questo libro. A me, di solito, piace molto lo stile narrativo di McGrath, ho apprezzato, anche se in maniera differente, tutti gli altri suoi lavori, e sicuramente questo non è paragonabile ai precedenti. Manca della tensione narrativa e dell'eleganza di scrittura che ho riscontrato negli altri, si trascina nei meandri della storia come se fosse "stanco".

TraumaDi l. rodrigo-6 ottobre 2010

Mc Grath, con la consueta abilità, gioca a scavare la psiche delle sue creature. La lettura è sempre avvincente. E meno male che il finale è un po' meno tragico di quello di "Follia", che giudico disumano.