Un tranquillo paese di Romagna
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Data di Pubblicazione:
- 24 aprile 2008
- EAN:
9788838922923
- ISBN:
8838922926
- Pagine:
- 208
- Formato:
- brossura
Descrizione Un tranquillo paese di Romagna
Per la convalescenza di sua figlia appena guarita dalla tubercolosi, Primo Casadei, cinquantenne scrittore dal passato irrequieto, sceglie i luoghi della sua infanzia, in Romagna: aria buona, vecchie conoscenze, qualcuno della sua sterminata parentela che vive ancora in paese. Giunto in paese Primo fa presto ad ambientarsi, tra una visita al farmacista, un incontro col parroco e col ragioniere Adamo che gestisce l'equivoco albergo del luogo. Una atmosfera cordiale e amabile dove tutti si conoscono, che viene improvvisamente turbata dal rapimento di una bambina, Ofelia, nipote di una parente di Primo. Le indagini partono svelte, affidate al vicequestore Fusaroli. Ma è Primo il vero investigatore. Osserva, ascolta, intuisce. Al primo rapimento, ne seguono altri. E ciascun abitante del paese sembra custodire un segreto: il maestro, assiduo frequentatore della sagrestia ma che si professa ateo; il parroco, Don Vittorio, dai sermoni forbiti ma dall'aria tormentata; il cavaliere Tumidei, che conduce certe sue indagini storiche, e poi un pittore che si aggira tra i boschi alla ricerca di scenari suggestivi e un veterinario senza troppo lavoro. Gli eventi precipitano, Primo si muove con calma: razionale e intuitivo, solitario e incline a lunghe conversazioni, sa trovare la strada giusta per arrivare alla soluzione.
Recensioni degli utenti
Un tuffo in Romagna.....-24 gennaio 2016
La Romagna è uno stato a sè, niente a che vedere con l'Emilia. Ha le sue regole, le sue socialità, la sua popolazione – molto ma molto particolare– generosa ma intransigente, che non dimentica un torto (vedi vendette partigiane) e dalle passioni irrefrenabili e vissute intensamente, un tempo Fascismo e Comunismo, ora ballo e motori. Questo per dire che mi ha fatto piacere tuffarmi in un paesetto tipico della Romagna e confrontarmi con i miei parenti (mio padre era romagnolo), ho respirato una bell'aria familiare. Peccato che il romanzo si ingarbugli e che sia poco credibile come giallo. Numerose incongruenze ed inesattezze lo rovinano facendolo diventare prolisso. Un autore può farne un'opera di fantasia o reale, questo non sembra né l'uno né l'altro. Peccato, magari con il prossimo...