Tramariglio. 1941-1945: cronache familiari da un luogo singolare della Sardegna

Gli anni centrali della seconda guerra mondiale in un sito appartato e discosto, come si conviene a una Colonia Penale, costituiscono lo sfondo della narrazione contenuta in questo libro. Chi ha in mente i luoghi di pena letterari e cinematografici, popolati di forzati e aguzzini e caratterizzati da condizioni climatiche e ambientali invivibili, deve rivedere le sue aspettative. A Tramariglio, luogo singolare della Sardegna, come recita il sottotitolo, la bellezza della natura, la dolcezza del clima e una reggenza particolarmente bonaria e attenta ai valori umani dei reclusi producevano una situazione del tutto diversa, tant'è che alcuni detenuti lavoravano come fornai, cuochi, barcaioli, pescatori e altri addirittura come autisti e bambinai.Marcella Piras Zara racconta la sua 'Tramariglio', un'oasi vissuta come luogo di scoperta adolescenziale, all'interno di una famiglia numerosa e composita, i cui componenti sono i veri protagonisti del racconto e dove la giovane voce narrante, pur non dimenticando 'il brontolio della guerra' scopre il clima degli affetti familiari, che riemergono nei ricordi con 'le voci del mare, del vento e degli uccelli' fuse con le 'grida gioiose dei bambini, con le nostre risate e con i suoni della vita quotidiana nel piccolo centro'.Marcella Piras Zara si è laureata in Lettere presso l'Università di Cagliari e ha insegnato a Nuoro e a Sassari, dove tuttora vive. Tramariglio, sua prima esperienza letteraria, ha ricevuto una menzione al Premio Donna 2003 promosso dal Comune di Alghero.