La traduzione filmica. Aspetti del parlato doppiato dall'inglese all'italiano di Maria Pavesi edito da Carocci
libro più venduto

La traduzione filmica. Aspetti del parlato doppiato dall'inglese all'italiano

Editore:

Carocci

Data di Pubblicazione:
2 febbraio 2006
EAN:

9788843036820

ISBN:

8843036823

Pagine:
150
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione La traduzione filmica. Aspetti del parlato doppiato dall'inglese all'italiano

Partendo da una rassegna dei concetti e dei temi fondamentali della traduzione per il doppiaggio, l'autore si concentra sulle caratteristiche del parlato filmico tradotto, con particolare riferimento ad alcuni costrutti che hanno in comune un ordine delle parole diverso rispetto a quello canonico per l'italiano e che nel discorso svolgono diverse funzioni sia a livello informativo, sia a livello interazionale. Attraverso un campione di film americani e britannici, il lavoro si propone di valutare, da una parte, l'aderenza del parlato filmico tradotto alle norme dell'italiano parlato, dall'altra, la dipendenza dai testi di partenza, ossia dall'inglese dei copioni dei film originali.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 15.48€ 16.30
Risparmi:€ 0.82(5%)
Disponibilità immediata
Ordina entro 23 ore e 59 minuti e scegli spedizione espressa per riceverlo lunedì 29 aprile
servizio Prenota Ritiri su libro La traduzione filmica. Aspetti del parlato doppiato dall'inglese all'italiano
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 1 recensione

InteressanteDi M. Bellavista-26 luglio 2010

Per chi si occupa di questioni linguistiche ed è appassionato di doppiaggio, è senza dubbio un libro interessante, soprattutto nella prima metà. La seconda parte risulta un po’ più ostica non tanto per lo stile dell’autrice, che è sempre scorrevole, quanto piuttosto per l’impaginazione: pur non presentando caratteri piccoli, il libro è scritto in maniera tale da affaticare la vista e da confondersi tra le note e le parti testuali scritte in font ridotti nella parte principale del testo. È un difetto che si riscontra anche nella prima parte del libro, solo che i contenuti di tale parte rendono comunque più facile seguire il tutto, mentre nella seconda – come dicevo – risulta tutto più difficile (la densità testuale aumenta, ma non penso sia solo questo il problema, anche perché la Pavesi non cambia il proprio stile –chiaro!– di scrittura).