I traditori
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi. Stile libero big
- Data di Pubblicazione:
- 8 Ottobre 2010
- EAN:
9788806202118
- ISBN:
8806202111
- Pagine:
- 582
- Formato:
- brossura
Trama I traditori
Il giovane aristocratico Lorenzo, catturato nel '44 in Calabria in una battaglia contro le forze borboniche, ha salva la vita in cambio del tradimento, da quel momento suo compito sarà spiare Mazzini. Ma per essere fino in fondo un traditore, Lorenzo deve essere anche un eroe, almeno agli occhi dei rivoluzionari. Riparato a Londra, Lorenzo ritrova Striga, la misteriosa fanciulla muta dai capelli rossi che tutti credono pazza o posseduta dal demonio. Intanto, a Palermo, un mafioso in erba capisce che la sua convenienza è assecondare il movimento nazionalista, e diventa l'ombra del giovane barone di Villagrazia, che ha in mente ambiziosi traffici internazionali. Mentre le insurrezioni e le cospirazioni si susseguono, e la storia fa il suo corso, e nella ospitale Londra si decidono i destini dei patrioti profughi e delle belle inglesi, Mazzini sfugge ad ogni attentato, anche perché, forse, un cambiamento vero si sta producendo nell'animo di Lorenzo...
Recensioni degli utenti
Mazzini vero-14 Settembre 2011
Romanzo storico scritto dal magistrato pugliese Gianzarlo De Cataldo, noto per il successo di Romanzo Criminale. Ambientato negli anni decisivi per l'Unità nazionale, viene mostrato un Risorgimento nero popolato da diversi protagonisti. Violet l'utopica borghese, Lorenzo di Vallelaura nobile repubblicano, la Striga (il miglior personaggio femminile che gli sia venuto) ed altri ancora. Ma il vero protagonista è Giuseppe Mazzini, apostolo del Risorgimento, mostrato per quello che fu realmente. Fervente repubblicano, fedele alle proprie idee, idealista e sanguinario al contempo. Un uomo al quale la parola violenza fa brillare gli occhi...
L'Italia tradita-19 Agosto 2011
Dopo "Terroni" e "Romanzo Criminale", De Cataldo ci racconta un Risorgimento che gronda sangue e "puzzo" un po' ovunque. Il racconto parte, non a caso, con il rito di affiliazione - la punciuta - di un novello mafioso e continua mettendo a galla la parte "nera" del Risorgimento dove un Mazzini idealista e sanguinario deve fare i conti con servizi segreti e traditori. Traditori sono più o meno tutti i protagonisti. Traditori coniugali, idealisti e patrioti. Il racconto di un'Italia nascente, in cui realtà storica e finzione si intrecciano. Dove nulla è quello che sembra.
Curata epopea romanzata del Risorgimento-2 Marzo 2011
In questo romanzo sulla nascita dell'Italia, De Cataldo scrive una cronaca viva del Risorgimento, una trama splendida dove si intrecciano i destini di personaggi storici come Mazzini e Cavour, con personaggi inventati, tutto questo e molto di più è I traditori. De Cataldo riesce a rendere il Risorgimento italiano una storia appassionante ed eroica ma anche piena di tutte quelle contraddizioni e di quei contrasti mai risolti che hanno caratterizzato l'Unita' d'Italia, determinando la sua esistenza fino ad oggi.
Bel romanzo storico-12 Dicembre 2010
Ho iniziato a leggere questo libro con la curiosità di un bambino, un romanzo sullo sfondo della recente storia italiana. Sono stato colpito dal susseguirsi di eventi (conosciuti) mescolati alle storie di vita dei vari personaggi tutti belli ed interessanti, anche se su tutti spicca Terra di Nessuno, Striga ed Elisabetz. Si legge con trasporto ed interesse. Complimenti a De Cataldo.
Una grande storia romanzata-29 Novembre 2010
E' davvero bello leggere la storia o pseudo che sia, sotto forma di romanzo. Risulta piacevole e scorrevole, grazia soprattutto allo stile narrativo utilizzato: brevi capitoli formati da massimo 3 pagine e tanti avvenimenti intrecciati... Il libro giusto per festeggiare i 150 anni dell'unità... Ma chissà quanti italiani vogliano fessteggiare veramente!
L'unità capovolta d'Italia-19 Novembre 2010
Questa vivace cronaca romanzata della sanguinosa guerra civile per la colonizzazione del meridione d'Italia da parte del Regno Sabaudo - fatta pudicamente passare alla storia, scritta a bocce ferme dai (... Giuda? ) vincitori, come una specie di dolorosa ma necessaria azione di polizia - ben si presterebbe ad essere tradotta in ballate popolari da portare allegramente e senza rancore in giro, a cominciare dalle piazze di tutta quella parte di Italia che adesso rinnega ogni promiscuità di bilancio statale con gli eredi dei derubati di allora. Sarebbe anche un tentativo di restituzione culturale, diosolosa quanto proficuo ma senza dubbio doveroso, da parte degli analfabeti di allora nei confronti dei tetri barbari di oggi. Bravo De Cataldo, fai imbestialire o ridere ad ogni pagina, sei un puparo nato.