Tino non ci sta

Tino non ci sta più a tirare avanti facendo finta niente, come se tutto andasse bene. E Nina lo sa, anche se da anni fa finta di niente per quella folle paura dei medici, per il presentimento covato fin dall'infanzia di avere qualcosa che non va, qualcosa che possa cambiare non soltanto il corso della sua vita ma la percezione di se stessa. E qualcosa che non va c'è davvero, lì nell'intes-Tino, dove si annegano le ansie e i bocconi amari che non si è in grado di digerire. Così, alla vigilia di una partenza importante, Crohnny, il morbetto dalle origini incerte, decide di uscire allo scoperto e di giocare un brutto tiro a Nina, rivoluzionando il racconto della sua estate. Ma è proprio questo trauma capitato nel momento meno atteso a imporre a Nina una pausa profondamente terapeutica, una feconda sospensione dal suo volere e dai suoi programmi che finirà per coincidere con la scoperta che nessuno può essere l'unico autore della propria storia. Sull'onda di questa nuova consapevolezza, Nina prova a fare della malattia un'esperienza formativa - e narrativa - attraverso la sua grande passione per troppo tempo trascurata: la scrittura.