Descrizione Ti voglio credere
L'ispettore Maria Dolores Vergarti è agli arresti domiciliari a Milano, indagata per omicidio volontario dopo aver accoltellato una donna nei boschi della Valle d'Aosta. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Rinchiusa in casa, assediata da immacolati mazzi di fiori, è alla ricerca di una verità i cui confini sono incerti. In Questura a Milano arriva la notizia del suicidio di una giovane dal ponte di viale Forlanini. Il poliziotto Achille Maria Funi decide di informare subito la Vergani, sentendosi irrimediabilmente legato a lei e alla sua perizia professionale. Mentre il caso appare sin dall'inizio un vero e proprio rompicapo, nel quartiere di San Siro vengono ritrovate tre croci maestose piantate nel terreno, un enigmatico Golgota scoperto nel giardino della villetta di una famiglia perbene. A breve compaiono croci analoghe in altre città, una Via Crucis sinistra di cui una delle stazioni nasconde un cadavere. Ancora una giovane donna, martoriata nel corpo e nell'anima, vittima di un'idea irraggiungibile di perfezione, inflitta con un digiuno che aspira all'ascesi. Mentre Funi tenta di imbrigliare le sue intuizioni, Maria Dolores si avvita in una spirale di pensieri nella quale si confondono ricordi falsati e percezioni incerte, la Giustizia e la Verità. Non sempre facce della stessa medaglia. Prigioniera della più difficile delle indagini - la sua colpevolezza o la sua innocenza - la Vergani dovrà ripensare anche al proprio senso di giustizia.
Recensioni degli utenti
Ti voglio credere-23 febbraio 2011
Sequel del primo romanzo di Elisabetta Bucciarelli ritroviamo Maria Dolores Vergnani in una nuova avventura: il libro è scritto molto bene, la narrazione risulta fluida. Insomma un bel "noir". Consigliato a chi ha già letto il primo capitolo della saga altrimenti si rischia di impantanarsi nella storia.
Promosso-29 novembre 2010
Bella la trame, le indagini che si intrecciano con il dramma personale, belli i personaggi trattegiati con grande umanità, bello il finale che dà spiegazioni che non si possono dare