Theodor Wiesengrund Adorno il compositore dialettico

L'opera consiste in un'approfondita revisione dell'originale tesi di dottorato, pubblicata da Rubbettino nella collana Università, che ha impegnato l'autore in profondi studi e viaggi tra Italia e Germania per il recupero dei materiali necessari. "Adorno ha attraversato in eguale misura l'esperienza della filosofia, quella della composizione e della critica musicale": la prefazione di Elio Matassi delinea con chiarezza i fondamenti sui quali si basa l'analisi di Danese. Il lavoro in questione si compone di tre parti, ed ognuna analizza compiutamente il rapporto tra l'esperienza musicale e quella filosofica del dotto francofortese. Dopo un'introduzione ispirata alla produzione compositiva di Adorno, le tre parti del volume si susseguono con naturalezza (musica e contesto; il compositore filosofo; il filosofo compositore) e chiarezza espositiva. Si passa da un profilo biografico ricco e mai banale al fondamentale incontro con le tecniche compositive della Seconda Scuola di Vienna (l'ammirazione per Schönberg, ed il rapporto con l'amato maestro e mentore Alban Berg), fino alla nascita del suo pensiero filosofico che, influenzato dall'esperienza musicale, ne permea a sua volta i caratteri. Entrambi gli aspetti dell'opera adorniana vengono trattati con chiarezza, ne viene ribadita l'inscindibilità, ed i frequenti rimandi alle parole dello stesso Adorno in forma di citazione conferiscono al lavoro di Danese un carattere quasi dialogico. Citazione a parte merita poi il lavoro di analisi e critica di alcune opere di Adorno, come i Lieder op.1 e op.7 e le Sei Bagatelle op.6, corredato da abbondanti esempi musicali tratti dalle edizioni pubblicate dalla casa editrice Edition text + kritik di Monaco di Baviera. I risultati, per utilizzare ancora le parole del prefattore Matassi, sono veramente ragguardevoli, e chiamano a gran voce l'opportunità di un'edizione in lingua tedesca, a giusto coronamento di un impegno nobile e appassionato.