Chieri città del tessile: identità e vocazione tra passato e presente

La chieri contemporanea è una città ormai lontana storicamente, socialmente e urbanisticamente dalla medievale "città delle cento torri", come lo è anche dalla moderna "città dei mille telai". La vocazione tessile della città si può oggi desumere chiaramente dalle carte d’archivio, ma emerge anche dalle presenze di "archeologia industriale" o, come oggi si preferisce definirlo, dal "patrimonio storico-industriale", nonché dalle industrie, anche se poche, ancora attive sul territorio. L’itinerario che questo studio propone, ha lo scopo di presentare la città di chieri da questo specifico punto di vista. Il museo del tessile, la collina di san giorgio (anche detta la collina dei tessitori), l’ex imbiancheria del vajro, sono solo alcune delle tappe obbligate di un percorso teso a riscoprire e consegnare alla memoria collettiva la vocazione tessile della città che, ancora oggi, possiamo cogliere nelle sue forme più attuali, come la "biennale di fiber art". Gli studi e le pubblicazioni sulla "chieri città del tessile" sono molti; la particolarità dell’ itinerario che si va proponendo in questa sede, quindi, è da ricercare prevalentemente nel suo strutturarsi non unicamente come sguardo rivolto al passato, ma anche strumento per conoscere alcuni degli aspetti della chieri contemporanea, quelli che, io credo, potrebbero imporla, all’attenzione generale. Potremmo definire quello proposto come itinerario di "cultura materiale", disciplina che pone al centro della sua analisi il territorio e le sue trasformazioni in relazione alle dinamiche attraverso le quali si articolano le condizioni di vita dell’uomo, i comportamenti e le pratiche sociali, l’organizzazione del lavoro e i processi di produzione di beni e servizi. "Non è un caso che la cultura materiale sia non da oggi al centro dell’attenzione degli studiosi come tessera insostituibile al mosaico della storia dell’umanità". Le tematiche proposte ben si presterebbero non solo a itinerari da percorrere fisicamente nel cuore della città, ma anche alla creazione di più complessi e articolati itinerari telematici e interattivi sulle vie del tessile in piemonte, vie di cui la città di Chieri sarebbe uno snodo fondamentale. Si potrebbero creare circuiti reali e virtuali per promuovere la nostra regione in italia e all’estero sulla base di una rete sinergica di collaborazioni tra tutte le località interessate dal progetto. D’altro canto è noto come anche l’Unione Europea tenda a promuovere politiche che utilizzino la "cultura come risorsa" per incentivare o sviluppare le economie locali.