Il territorio e i segni: testimonianze della presenza dell'Ordine di Santo Stefano in Valdichiana di Daniela Giordano

Il territorio e i segni: testimonianze della presenza dell'Ordine di Santo Stefano in Valdichiana

Tipologia:

Diploma di laurea

Anno accademico:

2006/2007

Relatore:
Ivo Biagianti
Correlatore:
Marina Marengo
Corso:

Conservazione dei Beni Culturali

Cattedra:

Storia moderna

Lingua:
Italiano
Pagine:
128
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
11.63 Mb

Descrizione Il territorio e i segni: testimonianze della presenza dell'Ordine di Santo Stefano in Valdichiana

Questo lavoro consiste in una ricerca storica di carattere territoriale che si propone di analizzare nel più vasto ambito dell'intervento granducale in Valdichiana il ruolo del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano che nella vallata gestiva otto grandi fattorie e di evidenziare le testimonianze materiali della sua presenza nel territorio. Nella prima parte dell'elaborato si ricostruisce per sommi capi la storia dell'Ordine dalla sua costituzione nel 1561 alla sua soppressione nel 1859 e ne vengono analizzati struttura e organizzazione; viene, dunque, seguita l'evoluzione del suo patrimonio fondiario. A tale proposito sono state prese in esame la letteratura esistente − con gli indispensabili contributi del prof. Danilo Barsanti e del dott. Rodolfo Bernardini − e le fonti storiche a disposizione, fortunatamente abbondanti, dato che l'ordine di S. Stefano fin dalla sua creazione produsse una gran mole di documenti amministrativi, giuridici e diplomatico-istituzionali, che oggi sono per noi fondamentale strumento di conoscenza storica. Oltre allo Statuto, nell'Archivio di Stato di Pisa è conservata la maggior parte dei documenti relativi all'Ordine. L'Archivio conserva, tra l'altro, le carte nautiche della marina; le provanze di nobiltà e gli alberi genealogici; gli strumenti di fondazione di commenda, con corredi cartografici, piante di edifici, perizie tecniche; i registri di bolle, donazioni, contratti, inventari. L'Archivio di Stato di Firenze conserva molti documenti relativi ai beni dell'Ordine, soprattutto quelli prodotti dopo il 1782, anno in cui le fattorie dell'Ordine di Santo Stefano passarono in gestione allo Scrittoio delle Regie Possessioni. Da segnalare la descrizione e stima di fattoria del 1755; le piante delle fattorie del 1779; le relazioni delle visite dei ministri della religione, di ingegneri, matematici, idraulici; le stime dei lavori; gli inventari redatti per i passaggi dei beni; le registrazioni contabili fatte per i saldi annuali; le piante e i prospetti delle fattorie e delle case; le mappe dei poderi, delle colmate, dei progetti di intervento specifici; la relazione generale del 1783 del fondo Fossombroni; dello stesso Vittorio Fossombroni, uno dei principali protagonisti del progetto di bonifica della vallata, sono le memorie idraulico-storiche sopra la Val di Chiana; il manoscritto Cambray Digny del 1808, con vedute e piante delle fattorie; il coevo Cabreo della Stufa, che comprende una mappa d'insieme della Valdichiana e soprattutto le planimetrie e descrizioni delle otto fattorie con il prospetto dei palazzi. Grazie al progetto di digitalizzazione promosso dalla Regione Toscana le mappe del catasto toscano del 1817 sono adesso disponibili in rete e alcuni loro particolari utili a dirimere dubbi circa l'attribuzione dei toponimi sono stati inseriti in questo lavoro. Il quadro preliminare è stato completato da una rapida descrizione degli interventi di bonifica che hanno plasmato il paesaggio nei secoli, effettuata avvalendosi degli importanti contributi del prof. Ivo Biagianti e dell'imponente ricerca del prof. arch. Gian Franco Di Pietro. L'interesse si è poi focalizzato sullo studio delle singole fattorie del patrimonio fondiario della Valdichiana, sulla loro costituzione ed evoluzione, seguendone gli eventi fino all'epilogo dell'alienazione post unitaria. Di ogni fattoria sono stati individuati i toponimi poderali che hanno costituito il punto di partenza della ricognizione sul territorio. Con l'aiuto delle carte topografiche 1:25.000 dell'IGM e del progetto informatico della Regione Toscana "Terra Flyer” è stata circoscritta l'area di interesse delle singole fattorie, i cui edifici sono stati oggetto di riprese fotografiche all'inizio del 2008. Gli edifici fotografati sono stati buona parte di quelli appartenenti all'Ordine, anche se in questa relazione è stata riprodotta una selezione delle immagini più significative e, in particolare, delle costruzioni che presentano tracce, anche flebili, del simbolo della religione, cioè la croce rossa a otto punte. Per una migliore visualizzazione ho inserito delle sezioni di cartine, prelevate dal Portale Cartografico Nazionale. Di ogni edificio riprodotto sono state specificate le coordinate geografiche e l'altitudine, determinate con l'aiuto di Google Earth. Le testimonianze fotografiche riportate indicano che ci sarebbe molto lavoro da fare per tutelare questo vasto patrimonio culturale che direi stiamo perdendo. Anche edifici di grande pregio architettonico sono in gravi condizioni di degrado, in molti casi usati come rimesse agricole o, peggio, come discariche; molti sono i casi di strutture ormai ridotte a ruderi. I complessi più vicini alla viabilità locale attuale si sono più spesso "salvati” dal decadimento, molte volte a prezzo di rifacimenti arbitrari o di ristrutturazioni asettiche. Non mancano, però, esempi di ristrutturazioni amorevoli e di riuso compatibile e proficuo.

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