La comunicazione in carcere
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2008/2009
- Relatore:
- Cristina Meini
- Facoltà:
Lettere e Filosofia
- Corso:
Scienze della Comunicazione
- Cattedra:
Psicologia generale
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 90
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 0.99 Mb
Descrizione La comunicazione in carcere
L'idea di questo lavoro nasce dalla volontà di analizzare gli aspetti della comunicazione in un luogo che ad essa, idealmente, si oppone: il carcere. Il carcere, infatti, è la realtà del silenzio per eccellenza, dell'isolamento, dell'emarginazione, della difficoltà di costruire relazioni con l'esterno, della chiusura, dove, per contro, "apertura” significa comunicazione con l'esterno. Nella struttura carceraria è insita la riflessione sul significato di comunicazione e sulla condizione di non comunicazione. Attraverso questo lavoro si cercherà di analizzare molte sfaccettature della comunicazione all'interno di un istituto penitenziario; di analizzare i flussi comunicativi di una realtà, quella del carcere e dei detenuti, troppo spesso nell'immaginario pubblico dimenticata e rimossa; di approfondire, per quanto possibile, i principali canali attraverso i quali i detenuti comunicano tra loro e con la comunità esterna; si cercherà di capire come la società civile "reclusa” si relazioni a quella "libera”, ovvero chiarire in che modo e per quali ragioni il mondo "dentro il carcere” comunichi con quello "fuori”; di descrivere gli strumenti e le modalità, di cui i detenuti si servono, per entrare in contatto con l'esterno ed eliminare "virtualmente” le sbarre.