L'analisi del discorso politico: discorso del presidente della repubblica francese François Hollande a Bamako

Il presente lavoro di tesi nasce da un interesse della candidata per il linguaggio politico e diplomatico, approfondito nel corso degli studi universitari attraverso l’interpretazione consecutiva e simultanea di discorsi politici e diplomatici, legati in particolar modo all’ambito della francofonia. Prendendo in esame le varie caratteristiche che contraddistinguono questo tipo di linguaggio, ci si è chiesti quali strategie influiscano sulla formazione del consenso e quali svolgano una funzione persuasiva presso l’uditorio. Per rispondere a questi interrogativi, è stato preso in esame il discorso del presidente francese François Hollande pronunciato a Bamako il 2 febbraio 2013, in seguito all’avvio dell’operazione Serval in Mali, iniziata l’11 gennaio 2013 dall’esercito francese al fine di ristabilire l’ordine nel paese dopo il colpo di stato che ha portato alla guerra civile. Al fine di comprendere il contesto nel quale il discorso in oggetto è stato prodotto, è stata delineata una panoramica dello stato del Mali, dal punto di vista geografico e storico, dalla colonizzazione francese fino agli avvenimenti più attuali, sfociati nel colpo di stato e nella conseguente guerra civile nel 2012. Successivamente, vengono presentati dei cenni teorici di analisi del testo, concentrandosi soprattutto sulla tipologia elaborata da E. Werlich e approfondendo le caratteristiche del testo argomentativo. In seguito, il discorso del presidente Hollande viene analizzato nello specifico, attraverso lo studio delle scelte lessicali, con l’identificazione di tre filoni tematici, e di quelle semantico-sintattiche, in cui è stato rilevato l’utilizzo di una serie di strategie che vanno ad ampliare la funzione emotiva, persuasiva e poetica del testo. Si conclude con le reazioni che tale discorso ha suscitato negli ascoltatori. Nell’ultima parte, sono state analizzate le funzioni che riveste il linguaggio politico e quali siano le strategie per persuadere e convincere l’uditorio. Inoltre, vengono brevemente presentate le origini della retorica nella Grecia classica, considerando, in particolare, gli studi effettuati da Aristotele e approfondendo le tre componenti retoriche che propone (logos, ethos e pathos). Dopodiché, si passa allo studio dell’uditorio, soffermandosi sull’ importanza che esso riveste nell’intento persuasivo e nella formazione del consenso. Infine, vengono elaborate alcune riflessioni conclusive sulle strategie persuasive utilizzate nel discorso politico, essenziali per l’adesione dell’uditorio alle tesi presentante e sostenute dall’oratore.