La sicurezza nel cantiere edile. Fattori di rischio e modelli causali: una prospettiva psicologica orientata alla complessità
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2009/2010
- Relatore:
- Arrigo Pedon
- Correlatore:
- Mariangela Cersosimo
- Facoltà:
Psicologia
- Corso:
Psicologia
- Cattedra:
Psicologia del lavoro
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 37
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.01 Mb
Descrizione La sicurezza nel cantiere edile. Fattori di rischio e modelli causali: una prospettiva psicologica orientata alla complessità
Il presente lavoro prende l'avvio dalle esperienze del laureando, architetto libero professionista, nel settore della gestione della sicurezza del cantiere edile e dalla constatazione della inefficacia del modello ingegneristico per la comprensione del problema e per la progettazione di interventi adeguati. Viene proposta una prospettiva sistemica per affrontare in modo efficace i temi della promozione della salute e, nello specifico, per concepire ricerche e interventi nell'ambito della prevenzione degli infortuni nel contesto del cantiere edile. Lo studio, basato su dati statistici e sui risultati di ricerche internazionali, affronta vari livelli di analisi, partendo dal macrosistema fino a giungere ad analizzare i fattori di rischio situati nei livelli più prossimi alla persona che lavora e arriva a concludere che le modalità esistenti di approcciarsi al problema, da quella tecnocratica-ingegneristica a quella della medicina del lavoro, per finire all'approccio psicologico, non si escludono mutuamente, ma, anzi, sono meritevoli di essere integrate. Un altro aspetto a cui viene dedicata importanza è anche la definizione di "rischio": il superamento di una prospettiva con tentazioni oggettivistiche a favore di un approccio socio-costruzionistico permette di comprendere le possibili modalità con le quali gli individui si rappresentano e percepiscono i pericoli. La prospettiva dell'analisi degli errori umani, sulla scorta dei ben noti studi di James Reason, permette poi di rilevare un ulteriore livello di analisi che è quanto mai saliente per il problema infortunistico, perché il livello degli errori appare come mediatorio fra il livello dei fattori di rischio e il livello dell'incidente; il "motore" di un processo stocastico nel quale l'evento avverso si verifica solo e soltanto se gli errori si "allineano" fatalmente.