Analisi radiometriche di matrici ambientali riciclabili: considerazioni radioprotezionistiche
- Tipologia:
Tesi vecchio ordinamento
- Anno accademico:
1995/1996
- Relatore:
- Alfredo Castellano
- Correlatore:
- Luca De stefano
- Università:
Università degli Studi di Lecce
- Corso:
Fisica
- Cattedra:
Laboratorio di Fisica dell'ambiente
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 109
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 11.81 Mb
Descrizione Analisi radiometriche di matrici ambientali riciclabili: considerazioni radioprotezionistiche
Nel presente lavoro, si sono esaminate alcune matrici minerali provenienti dalla combustione di carbone in centrali termoelettriche e dal successivo trattamento chimico, effettuato al fine di minimizzare l’emissione di sostanze tossiche nell’ambiente. Le analisi condotte hanno riguardato la misura della concentrazione di radionuclidi naturali presenti nelle matrici in questione e della quantità di gas radon emesso dalle matrici stesse. Le misure di concentrazioni radionuclidiche sono state condotte per mezzo della spettroscopia gamma, utilizzando un rivelatore a semiconduttore, del tipo germanio iperpuro, collegato ad un analizzatore multicanale. Le misure di emanazione di radon sono state compiute misurando il numero di particelle alfa prodotte dal decadimento del radon emesso in aria dal campione in esame. L’aria a contatto con il campione è stata inserita in un contenitore, detto cella di Lucas, rivestito internamente da una sostanza che emette luce, quando è colpita da una particella alfa. Contando il numero di impulsi luminosi prodotti, e, quindi, il numero di decadimenti alfa, si risale alla quantità di gas nobile emessa dal materiale. Lo scopo di queste misure è stabilire se la radioattività emessa da questi materiali rientra oppure no nei limiti stabiliti per legge. I risultati di queste analisi hanno stabilito che, sia per quanto riguarda la concentrazione di radionuclidi che per quanto concerne l’emanazione di radon, tutti i materiali esaminati sono innocui per l’ambiente e per la salute umana. Tuttavia, poiché l’Enel S. P. A. (l’ente che ha commissionato la ricerca e presso il quale sono state compiute le misure) intende riciclare queste matrici minerali per usi civili ed industriali, sarà necessario ripetere le suddette misure sui prodotti realizzati con queste sostanze, al fine di verificare se, ed in quale misura, questi prodotti possano risultate nocivi all’ambiente ed all’uomo.