Caratterizzazione dell'apparato radicale di Spartium Junceum L. per la valutazione del rinforzo radicale su versante
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2006/2007
- Relatore:
- Federico Preti
- Università:
Università degli Studi di Firenze
- Facoltà:
Agraria
- Corso:
Scienze Forestali ed Ambientali
- Cattedra:
Sistemazioni idraulico forestali
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 82
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 2.72 Mb
Descrizione Caratterizzazione dell'apparato radicale di Spartium Junceum L. per la valutazione del rinforzo radicale su versante
La vegetazione può significativamente contribuire alla stabilizzazione dei versanti soggetti all'erosione aumentando la coesione del suolo: questo rinforzo dipende dalle caratteristiche morfologiche degli apparati radicali e dalla resistenza a trazione delle singole radici. Questo documento presenta lo studio condotto per la valutazione delle caratteristiche biotecniche dell'apparato radicale di Spartium Junceum L., tipica specie di ambienti mediterranei dove frequentemente si verificano fenomeni d'instabilità di versante. Le aree di studio sono localizzate al Gentilino e Gabbiola, comune di S. Casciano in Val di Pesa (FI) e un'area su un rilevato stradale nel comune di Montelupo. Tutte le piante sono state eradicate completamente per analizzarne l'apparato radicale e il contributo che questo apporta in termini di coesione radicale secondo la classica formula di Wu Cv=1,2*Tr*RAR. Per la stima della RAR, cioè il rapporto di area radicata, è stata usata una variante del metodo diretto proposto da G.B. Bischetti e un metodo orto-fotogrammetrico. Dopo l'estrazione della pianta, si sono misurati gli apparati epigei e ipogei. In laboratorio si sono misurati mediante calibro i diametri delle singole radici a determinate profondità partendo dal colletto fino alla profondità massima raggiunta dall'apparato radicale. I dati sono stati tabulati con data base ed elaborati per il calcolo della RAR. L'andamento della RAR in funzione della profondità è stato adattato a una curva di tipo esponenziale negativa. I valori massimi percentuali riscontrati si sono sempre collocati nei primi cm di suolo, oscillanti tra il 2,03% e lo 0,18%. Dalla stima della RAR col metodo diretto si è giunti all'individuazione di correlazioni esistenti tra parti epigee come il diametro al colletto e RAR media, calcolata in tre differenti modi, profondità di RAR media e diametro massimo esplorato dalle radici. Queste interessanti relazioni ci permettono di stimare indicativamente l'andamento della funzione RAR senza utilizzare metodi distruttivi. Assieme alla RAR si è analizzata l'area radicata, data dalla somma delle sezioni trasversali delle radici a un certa profondità. Questo parametro risulta meno affetto da errori, in quanto non ricavato dall'assimilazione del diametro massimo esplorato, il quale potrebbe essere difficilmente misurabile con esattezza. Anche l'area radicata, come la RAR, si dispone secondo una curva esponenziale negativa e risulta essere in correlazione con il diametro al colletto della pianta. Per valutare la resistenza a trazione Tr, sono state eseguite delle prove preliminari in laboratorio tramite apposita macchina su nove campioni prelevati dalla ginestra di Gabbiola ottenendo dei valori compresi tra 53,48 n/mm² e i 22,14 n/mm². I nostri dati sono stati poi comparati con prove effettuate da Tosi (Univ. Bologna) e tramite test statistici si è concluso che probabilmente i nostri valori potrebbero essere assimilabili dalla curva di regressione ottenuta da Tosi anche se ulteriori test ne potrebbero confermare l'ipotesi. Concludendo, dato gli ottimi risultati ottenuti dallo studio di Spartium Junceum, ulteriori studi potrebbero essere affrontati per altre specie, anche di tipo forestale, poiché la stima della RAR e dell'area radicata risulterebbe difficoltosa usando il metodo diretto.