Anime mandate all'inferno. I crimini del satanismo. Aspetti criminologici, sociologici e psicopatologici del fenomeno satanista
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2007/2008
- Relatore:
- Liana Daher
- Università:
Università degli Studi di Catania
- Facoltà:
Scienze della Formazione
- Corso:
Scienze e tecniche psicologiche
- Cattedra:
Sociologia della devianza
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 94
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.59 Mb
Descrizione Anime mandate all'inferno. I crimini del satanismo. Aspetti criminologici, sociologici e psicopatologici del fenomeno satanista
L'identità di ogni soggetto si sviluppa a partire dai processi di interazione e di confronto, in primo luogo con il nucleo familiare e in seguito con il gruppo sociale e culturale. Ciò porta ciascuno ad acquisire regole, norme e valori che permettono di vivere e agire insieme agli altri. Quando, però, il tessuto sociale si frammenta e i cambiamenti diventano così frenetici da mettere in crisi i principi fondamentali, il sé non trova più punti di ancoraggio. Ne consegue un'assenza di valori che sta caratterizzando l'umanità attuale. I legami familiari, i rapporti con gli altri ma anche con la religione e con lo stato sembrano essere oggetto di un disfacimento che appare inesorabile. Questi fattori vengono indicati da molti studiosi, come Cecilia Gatto Trocchi e Michele Del Re, come i fattori responsabili del proliferare delle sette. Oggi più di ieri l'uomo esprime una richiesta di aiuto. L'insicurezza radicata nell'animo di ciascuno porta ad abboccare a ogni esca che lascia intravedere il miraggio della felicità. In questo modo le insicurezze e le paure vengono strumentalizzate dai movimenti pseudo-religiosi che promettono strade facili per raggiungere la tanto attesa felicità. Da tempo si sono diffusi nuovi culti religiosi che propongono una nuova dimensione umana. Questi gruppi si sviluppano attorno a un leader carismatico che si dichiara capace di liberare l'uomo dalle angosce e dall'ansia. I nuovi movimenti religiosi si propongono, quindi, come soluzione ai problemi dell'umanità, ciascuna come portatrice di una "verità” capace di cambiare il mondo. Secondo una definizione del direttore del CESNUR (Center for Studies on New Religions), Massimo Introvigne, "il satanismo può essere definito come l'adorazione o la venerazione, da parte di gruppi organizzati in forma di movimento, tramite pratiche ripetute di tipo culturale o liturgico, del personaggio chiamato Satana o diavolo nella Bibbia. Il teologo può adottare una definizione molto più ampia di satanismo, ritenendo che siano satanisti - anche quando non adorano esplicitamente il diavolo, o perfino negano la sua esistenza - tutti quei gruppi che manifestano avversione o odio nei confronti di Dio e propongono nello stesso tempo all'uomo di "diventare come Dio” servendosi di pratiche magiche e occulte (tanto più quando queste pratiche - come spesso avviene - comportano elementi di immoralità e di violenza)”. L'obiettivo di questa tesi è analizzare il fenomeno satanista dal punto di vista criminologico, considerando le tendenze, gli atteggiamenti e le azioni criminose ad esso connesse, dal punto di vista, sociologico analizzando il contesto e le origini di tale fenomeno e, dal punto di vista psicopatologico, affrontando le caratteristiche patologiche e le dinamiche relazionali che alimentano la proliferazione dei gruppi satanici. Il primo capitolo affronta l'origine del "male”, dalla cacciata di Lucifero dai Cieli così come descritta nella Bibbia alle citazioni letterarie sul diavolo nella letteratura romantica del '600. Il secondo capitolo spiega cosa sono le sette e affronta, secondo una prospettiva storica, la presenza del satanismo e lo sviluppo delle sette dal Medioevo ad oggi. Il terzo capitolo prosegue in un'esposizione storica che individua i maggiori ispiratori dell'ideologia satanista: Aleister Crowley, Anton La Vey e charles Manson. Il quarto capitolo approfondisce il fenomeno satanista nelle sue varie sfaccettature. Innanzitutto viene data una definizione di satanismo e viene approfondita la filosofia su cui i satanisti si basano e il motivo che spinge alla scelta satanista. Un paragrafo è dedicato alla manipolazione mentale, elemento fondamentale del reclutamento degli adepti. Viene, inoltre, esplicata la psicologia e la psicopatologia del capo e dell'adepto e in ultimo luogo viene presentata una classificazione delle sette e dei gruppi riconosciuti e attivi in Italia. Il quinto capitolo presenta la nota organizzazione dei Bambini di Satana negli aspetti criminologici e vittimologici che la caratterizzano. Il sesto capitolo approfondisce il tema del satanismo così come viene presentato attraverso i media. Dai libri al cinema, dalla musica al web. L'abuso rituale satanico, gli omicidi rituali e i sacrifici sono affrontati nel settimo capitolo, in cui sono presentati anche alcuni importanti casi italiani e stranieri con riferimento al satanismo che coinvolge minori e adolescenti. Inoltre, viene approfondita la tematica psicopatologica che entra in gioco nell'ambiente settario e viene presentata la testimonianza di una giovane donna entrata a far parte di una grande setta attiva in Italia. Il capitolo ottavo presenta l'investigazione in tema di satanismo, con riferimento al Crime Classification Manual. La parte conclusiva del percorso teorico sottolinea la persistenza di alcune rilevanti problematiche all'interno della società e contiene alcune riflessioni sulla problematica satanista.