Analisi delle politiche tariffarie: low cost versus compagnie tradizionali  di Paola Tammaro

Analisi delle politiche tariffarie: low cost versus compagnie tradizionali

Tipologia:

Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale

Anno accademico:

2007/2008

Relatore:
Angela stefania Bergantino
Facoltà:

Economia

Corso:

Economia e management

Cattedra:

Economia dell'industria e della regolamentazione

Lingua:
Italiano
Pagine:
270
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
2.98 Mb

Descrizione Analisi delle politiche tariffarie: low cost versus compagnie tradizionali

La presente tesi analizza le strategie di pricing dei vettori low cost e di quelli tradizionali, di un settore ancora in forte evoluzione: il trasporto aereo. La parte teorica passa in rassegna il processo storico del trasporto aereo che ha portato alla deregulation dapprima negli Stati Uniti; successivamente, in base all'esempio americano, in Europa e, infine, le modalità di ricezione nell'ordinamento italiano. Sono stati approfonditi alcuni documenti fondamentali di tale processo: la convenzione di Parigi del 1919, il Civil Aeronautics Act (CAA) del 1938, la convenzione di Chicago del '44 e, infine, l'Airline Deregulation Act del 1978, che ha segnato l'inizio dell'attuale liberalizzazione negli USA. In Europa il processo di liberalizzazione prese avvio alla fine degli anni '80 completandosi nel 1997 ma, a differenza di quello statunitense, è stato graduale per una serie di caratteristiche proprie del continente. Una tappa fondamentale del processo di liberalizzazione europeo è rappresentata dall'emanazione dei tre distinti pacchetti normativi, che hanno introdotto un nuovo sistema di regole per i trasporti di linea internazionali e infracomunitari riguardanti in particolare: l'accesso al mercato, la regolazione tariffaria e la concorrenza, con l'obiettivo di una progressiva apertura del mercato comunitario. La normativa nazionale italiana segue la normativa comunitaria e al governo rimane solamente la capacità d'indirizzo del settore del trasporto aereo. Eccezioni possono essere effettuate in caso di servizi pubblici verso regioni periferiche o in via di sviluppo o, ancora, in caso si creino problemi di carattere ambientale o congestione di traffico. La deregulation ha determinato una serie di vantaggi: aumento del traffico aereo con la conseguente riduzione di costi e tariffe, miglior utilizzo delle capacità, crescita dell'occupazione nel settore, modifica della struttura delle rotte; si passa, infatti, dal sistema point to point a un sistema di tipo hub and spoke. La liberalizzazione è ancora un processo incompleto, poiché i voli intercontinentali sono in regime di oligopolio; la situazione è destinata a cambiare grazie all'accordo, open sky, tra Stati Uniti e Unione Europea. L'accordo sui "cieli aperti”, firmato il 30 aprile 2007, entrerà in vigore il prossimo 30 marzo; la data coinciderebbe con l'apertura di un quinto terminal all'Heathrow di Londra e porterà alla liberalizzazione del traffico aereo transatlantico, ponendo fine alle discriminazioni tra i vettori americani ed europei. Secondo stime della Commissione UE, con l'accordo "open sky” vi sarà un calo consistente delle tariffe. E con la riduzione delle tariffe il numero dei passeggeri aerei incrementerà di 26 milioni nei prossimi 5 anni creando oltre 80.000 posti di lavoro in più. L'innovazione più rilevante è l'ingresso sul mercato di nuovi operatori che si caratterizzano per strategie produttive low cost: un nuovo business model in cui l'obiettivo è il raggiungimento di nuovi e meno ricchi segmenti di clientela, con l'offerta di un servizio che, privato di quasi tutti gli elementi accessori legati al comfort pre-imbarco e a bordo del velivolo, permette di praticare tariffe bassissime. L'ingresso nel mercato delle compagnie aeree low cost ha trasformato così la visione del trasporto aereo passeggeri. La compagnia aerea low cost è un'invenzione sviluppata e applicata negli Stati Uniti dalla Southwest Airlines alla fine degli anni ‘70 e diffusasi nell'Europa continentale e in Italia nei primi anni del 2000. Le sue peculiarità sono: singola classe di passeggeri, presenza di passeggeri price sensitive, operare in aeroporti secondari, rinunciare alla struttura hub and spoke, multiruolo dei dipendenti, unica tipologia di aereo, rientro alla base di velivoli, ecc. I consumatori sono i maggior beneficiari del processo di liberalizzazione del trasporto aereo e della nascita delle compagnie aeree low cost ma benefici vi sono per aeroporti e regioni anche attraverso lo sviluppo dell'occupazione regionale. Ulteriori aspetti approfonditi nella tesi riguardano le modalità di gestione per gli scali aeroportuali: parziale, parziale a titolo precario, totale e diretta; la composizione dei loro proventi: aeronautici, handling o diversi. In seguito, si descrive l'evolversi dei sistemi di collegamento tra aeroporti: point to point, lineare e hub and spoke con i vantaggi e svantaggi di quest'ultimo. Effetti della regolamentazione si imputano anche all'introduzione, o miglioramento, di strumenti di marketing da parte di alcuni carrier. L'istituzione dei programmi frequent flyer, ad esempio, ha creato una forte barriera di fedeltà a favore dei maggiori competitors, incentivando la sua scelta di servizio con riferimento al fattore prezzo. Tali programmi hanno limitato l'espansione dei vettori minori e low cost, almeno fino a quando anche costoro non hanno sviluppato propri FFP (frequent flyer program), sperimentandone i benefici.

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