Formazione psicofisica e modelli educativi: le arti marziali nella 3^ infanzia
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2010/2011
- Relatore:
- Mario Lipoma
- Università:
UKE - Università Kore di Enna
- Facoltà:
Scienze Motorie
- Corso:
Scienze Motorie
- Cattedra:
metodi e tecniche delle attività motorie
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 1
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 964.52 Kb
Descrizione Formazione psicofisica e modelli educativi: le arti marziali nella 3^ infanzia
Data stesura: 10/10/2011n° parole: 339le premesse di questa tesi sono lo sport in età evolutiva e l’influenza che una corretta attività ludico-motoria può suscitare nei processi di formazione del bambino. i ruoli chiave vengono svolti da educatori qualificati e dai giusti programmi di educazione psicomotoria, i quali garantiscono al bambino di esprimere la propria personalità nei suoi aspetti morfologici e umorali, intellettivi, affettivi ed emotivi svelando i sentimenti, le emozioni e le intenzionalità del piccolo attraverso segni quali lo sguardo, i gesti, la parola e il movimento. Tutti aspetti determinanti nella strutturazione dello schema corporeo. di fondamentale importanza risulta, quindi, la scelta dell’attività extrascolastica per il bambino: riflettere sui tratti prevalenti della sua struttura psicofisica e scegliere l’associazione/palestra che sviluppa metodi di lavoro soddisfacenti sono punti che un genitore dovrà attentamente valutare se desidera un adeguato avviamento allo sport del proprio bambino. Sull’onda di questi criteri il mondo delle arti marziali, ormai da millenni, propone interessanti ed efficaci modelli formativi e garantisce un appropriato sviluppo psicosomatico nonché la trasmissione di valori, sociali e sportivi. i valori quali la correttezza e la compitezza, la libertà e l’uguaglianza, la solidarietà e l’onestà, rappresentano un tema fondamentale della ricerca educativa e nello scenario della società e della civiltà postmoderna, nella quale l’apparenza ha divorato l’essere e le grandi rivoluzioni moderne su cui si è costruita l’educazione dell’occidente sembrano ormai concluse, è necessario ricercare i giusti metodi di indagine e trasmissione del fair play. Secondo il codice europeo di etica sportiva, il fair play, non regola soltanto una condotta comportamentale, ma è anche un modo di pensare: comprende la lotta contro l’imbroglio, contro le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza, allo sfruttamento, alla disuguaglianza delle opportunità, alla commercializzazione eccessiva e alla corruzione. Non sono forse questi i valori e i comportamenti che nello sport contemporaneo (qualunque esso sia) scarseggiano? in questo scritto vengono, per l’appunto, trattati metodi e tecniche per concretizzare, praticamente, la trasmissione dei valori anche attraverso la pratica di arti marziali, quali il tai chi chuan, il karate e l’aikido.