Forme di Network di Organizzazioni - Teorie e Modelli Strategici -  di Francesca Cammarota

Forme di Network di Organizzazioni - Teorie e Modelli Strategici -

Tipologia:

Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale

Anno accademico:

2009/2010

Relatore:
Luigi Filippini
Correlatore:
Luigi Campiglio
Facoltà:

Economia

Corso:

Mercati e strategie d'impresa

Cattedra:

Processi decisionali, negoziazione e leadership

Lingua:
Italiano
Pagine:
135
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
2.20 Mb

Descrizione Forme di Network di Organizzazioni - Teorie e Modelli Strategici -

La mia tesi si suddivide in tre parti principali, di cui la prima ha funzione introduttiva e si concentra fondamentalmente sulla definizione del concetto generale di network e sulle sue principali caratteristiche e tipologie. Nella seconda parte entro maggiormente nel vivo della trattazione, soffermandomi sui modelli di network (teoria dei grafi, teoria dei giochi e modelli strategici sono i tre principali capitoli di questa sezione) e, infine, nella terza parte presento le principali teorie organizzative sulle forme di network di organizzazioni, partendo dagli importanti contributi di Walter W. Powell (1990) e di Christopher Bartlett e Sumantra Ghoshal (1990). Negli ultimi dieci anni si è assistito a un notevole aumento di interesse da parte di molteplici discipline (sociologia, economia, informatica, matematica, medicina…) nei confronti della "connessione” che sta caratterizzando sempre di più la società moderna. Al centro di questo fascino vi è proprio l'idea di network (rete), ovvero di un modello di interconnessioni fra nodi. I nostri sistemi tecnologici ed economici sono diventati dipendenti da network di enorme complessità: ciò ha reso sempre più difficile poter ragionare sul loro comportamento e sempre più rischioso operare con essi; li ha resi sensibili alle perturbazioni che si diffondono attraverso le loro strutture di base, trasformando guasti localizzati in ulteriori guasti a cascata o addirittura in crisi finanziarie. Ma che cos'è un network? Un network non è altro che "qualsiasi insieme di oggetti, in cui alcune coppie di tali oggetti sono connesse da collegamenti”: questa definizione è estremamente flessibile, in quanto, a seconda delle situazioni, possono essere utilizzate svariate forme diverse di relazioni o connessioni per definire tali collegamenti. Generalmente risulta, comunque, piuttosto complicato riassumere in modo conciso tutte le caratteristiche di un network: le parti possono essere interconnesse tra loro più o meno densamente, presentare nuclei centrali contenenti la maggior parte dei collegamenti o, in altri casi, scindersi naturalmente in più aree strettamente connesse tra loro. Esistono inoltre svariate tipologie di network (sociali ed economici, di informazione, tecnologici, biologici…) ed è estremamente importante soffermarsi non solo sulle caratteristiche delle loro strutture, ma anche e soprattutto sui comportamenti che li caratterizzano al loro interno, in quanto le azioni di ogni individuo hanno implicitamente delle conseguenze sui risultati di ogni altro individuo o componente all'interno del sistema. Ciò implica che non possiamo più soltanto fermarci a riflettere su network statici, bensì la 'nuova' scienza dei network deve concentrarsi sulle proprietà dei network del mondo reale, occupandosi di questioni sia empiriche, che teoriche; e deve tener conto del fatto che essi si evolvono nel tempo, secondo regole variegate e dinamiche. Nella seconda parte della tesi mi soffermo sui modelli strategici di network, partendo dalla presentazione della teoria dei grafi e della teoria dei giochi. I grafi sono oggetti discreti che permettono di schematizzare una grande varietà di situazioni e di processi; essi sono costituiti da oggetti semplici (detti vertici, o nodi) e da collegamenti tra questi ultimi (detti archi, nel caso in cui il grafo sia orientato, o spigoli, nel caso in cui il grafo sia non-orientato). Essi risultano estremamente utili come modelli matematici per lo studio dei network, in quanto permettono di studiarne la struttura e quindi il modello delle connessioni esistenti tra i nodi che formano il network stesso. Molto diffuso nell'ambito dei network sociali è il 'fenomeno small – world': idea che il mondo appaia 'piccolo', quando si pensa a quanto sia breve il percorso da imboccare per raggiungere qualsiasi altro individuo, a partire da se stessi. La teoria dei grafi è inoltre molto interessante, in quanto permette di definire le proprietà principali dei network, a partire dalle caratteristiche dei grafi attraverso i quali le reti possono essere raffigurate: diametro e lunghezza media del percorso; clustering; centralità (degree centrality, closeness centrality, betweenness centrality); distribuzione dei gradi. La teoria dei giochi, a sua volta, è una disciplina alquanto vasta, il cui scopo è quello di analizzare i comportamenti strategici dei decisori (giocatori), ovvero studiare le situazioni in cui diversi giocatori interagiscono perseguendo obiettivi comuni, diversi o conflittuali; e di giungere a una scelta ottimale, di equilibrio (equilibrio di Nash). Essa può essere utilizzata per meglio comprendere la creazione dei modelli strategici di network, i quali forniscono risposte sul perché i network assumono forme particolari o anche solo in riferimento al come assumano tali forme.

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