Documentazione, analisi e notazione basate su un lavoro di Emio Greco di Vanda Pelling

Documentazione, analisi e notazione basate su un lavoro di Emio Greco

Tipologia:

Tesi di Laurea di primo livello

Anno accademico:

2009/2010

Relatore:
Luca Ruzza
Corso:

Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo

Cattedra:

Storia, teorie e tecniche della scenografia virtuale

Lingua:
Italiano
Pagine:
105
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
12.87 Mb

Descrizione Documentazione, analisi e notazione basate su un lavoro di Emio Greco

Il problema della documentazione d’evento teatrale è sempre stato un cruccio per gli studiosi di quest’ambito. La performance proprio per il suo naturale statuto è qualcosa di effimero, caduco che non lascia segni tangibili se non le impressioni suscitate negli spettatori. Questa tesi comincia il suo percorso proprio dall’analisi semiotica dello statuto stesso della performance, delle sue caratteristiche peculiari e specifiche che la rendono un oggetto di studio particolarmente delicato e raffinato. Nell’ambito della grande categoria di performance viene ad assumere un ruolo centrale, in questo scritto, la danza, questa forma d’arte che unisce fisicità, emotività a tecnica e precisione. Il problema della documentazione della performance acquisisce qui problematiche che si avvicinano alla disciplina musicale e di qui la necessità di definire questa branca “notazione”, così come quella musicale. Il cruccio di fermare, non solo nella memoria, ma soprattutto sulla carta i passi, i movimenti e le coreografie dei grandi maestri della storia e contemporanei ha dato vita a un serie infinita di metodi diversi di registrazione del movimento che prendono le mosse ognuno da un’intuizione diversa e personale. Contrariamente a quanto si possa pensare, questa branca semiotica affonda le sue radici nel passato; la mia analisi decide di partire dal sedicesimo secolo costruendo da lì un profilo storico, ahimè breve e sintetico, della notazione della danza fino ad arrivare ai più moderni e accreditati metodi Laban e Benesh. L’ultima parte, nonché punto di partenza della mia tesi, è il lavoro di Emio Greco | PC, un’unione di genio e tecnologia che porta avanti il problema della documentazione della danza e gli permette di fare un passo avanti verso la modernità con l’utilizzo delle modernissime tecnologie del motion capture. Capturing Intention è uno studio tecnico ma allo stesso tempo una filosofia del corpo che cerca non solo di registrare il movimento come dato digitale, ma soprattutto di coglierne l’essenza più intima e il collegamento più profondo con l’intenzionalità e la volontà dell’esecutore.

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