La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon
- Editore:
Baldini + Castoldi
- Collana:
- Romanzi e racconti
- Data di Pubblicazione:
- 11 Marzo 2015
- EAN:
9788868527570
- ISBN:
886852757X
- Pagine:
- 237
- Formato:
- brossura
Descrizione La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon
La nebbia autunnale avvolge Milano quando Aiace Pardon, un mite senzatetto che vive e mendica presso la stazione Centrale, inizia a ricevere strane donazioni: prima 5, poi 10, 20 e 50 euro. Il vecchio è ipovedente e del misterioso benefattore vede solo la punta delle scarpe, eleganti e lucide anche nei giorni di pioggia. Quando 100 euro cadono nel bicchiere dell'elemosina il gioco giunge al termine e il barbone, poco dopo, sparisce. È stato ucciso dall'uomo con le scarpe lustre? Ne è convinta una senzatetto sua amica, che si reca alla Polizia a denunciarne la scomparsa. Il commissariato al completo si raduna ad ascoltare la deposizione della donna, tanto ripugnante nell'aspetto quanto colta e raffinata nei modi, ma proprio questa stranezza - un ossimoro, direbbe lei - fa sì che nessuno la prenda sul serio. Aiace Pardon sarebbe destinato a rimanere l'ennesimo clochard dimenticato, se le parole di "quella palla da bowling che ha mangiato un dizionario" non colpissero Alex Lotoro, un giovane sbirro che della vecchia è l'esatto opposto. Iniziano così le indagini che porteranno i due a scavare nel passato di Aiace, fino alla scoperta della verità.
Recensioni degli utenti
Delitti fra i clochard-25 Aprile 2023
Opera prima di Alessandra Selmi, che successivamente si orienterà sul romanzo storico, La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon è un giallo, un po atipico, ambientato a Milano, incentrato su due indovinati personaggi, il vice sovrintendente di polizia Alex Lotoro e Bianca Acerbi dAdda, una strana senzatetto che dimora presso la Stazione Centrale e che si reca al commissariato per parlare della scomparsa di un collega, Aiace Pardon, che secondo lei è stato ucciso. I due personaggi sono agli opposti, Alex donnaiolo impenitente e anche un po frustrato come poliziotto, Bianca una donna particolarmente istruita che rimbecca laltro continuamente per le sue imprecisioni linguistiche. Peraltro la trama gialla cè tutta e se proprio devo essere sincero non è male, anzi è in grado di avvincere, benché risulti normalmente confezionata, con dei morti ammazzati, con le indagini e infine con il loro esito per niente illogico. Ripeto che però il valore dellopera sta nelle differenze dei due personaggi principali e soprattutto nella stranezza di questa clochard, sporca, malvestita e che tuttavia rivela una notevole cultura, oltre a un invidiabile intuito che la porta alla soluzione del caso. Il romanzo riesce a essere avvincente, tanto che si legge in un amen e si arriva alla fine soddisfatti, anche perché come mezzo di evasione, per trascorrere qualche ora in tranquillità, è più che mai idoneo.