Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero «meridionali» di Pino Aprile edito da Piemme

Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero «meridionali»

Editore:

Piemme

Collana:
Pickwick
Edizione:
1
Data di Pubblicazione:
29 Ottobre 2013
EAN:

9788868366063

ISBN:

8868366061

Pagine:
303
Formato:
brossura
Argomento:
Storia culturale e sociale
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Descrizione Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero «meridionali»

Fratelli d'Italia... ma sarà poi vero? Perché, nel momento in cui ci si prepara a festeggiare i centocinquant'anni dall'Unità d'Italia, il conflitto tra Nord e Sud, fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti, pare aver superato il livello di guardia. Pino Aprile, pugliese doc, interviene con grande verve polemica in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da anni, ma che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione. Percorrendo la storia di quella che per alcuni è conquista, per altri liberazione, l'autore porta alla luce una serie di fatti che, nella retorica dell'unificazione, sono stati volutamente rimossi e che aprono una nuova, interessante, a volte sconvolgente finestra nella facciata del trionfalismo nazionalistico. Terroni è un libro sul Sud e per il Sud, la cui conclusione è che, se centocinquant'anni non sono stati sufficienti a risolvere il problema, vuol dire che non si è voluto risolverlo. Come dice l'autore, le due Germanie, pur divise da una diversa visione del futuro, dalla Guerra Fredda e da un muro, in vent'anni sono tornate una. Perché da noi non è successo?

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 20 recensioni

Originale, ma influenzato dal rancoreDi m. renato-2 Luglio 2020

I pregi del libro sono sicuramente l'originalità, il provocatorio punto di vista che ci costringe tutti a rivedere certe verità che di fatto non sono tali. Ciò che gli contesto è un senso di rancore, che Aprile manifesta ciclicamente, che rende secondo me meno credibile ciò che scrive, o comunque, lo impoverisce di oggettività. Uno storico deve sforzarsi di riportare ciò che le fonti citano, casomai criticando (quello sì, con grande ragione) il motivo per cui non è mai stato detto tutto, a cominciare dai libri di storia

Libro scadentissimo Di S. Diego-30 Marzo 2016

Pino Aprile non è un esperto di storia, ma un giornalista di riviste di gossip e di nautica improvvisatosi pseudo-revisionista per avere un po' di notorietà e per vendere delle copie. Il suo libro risulta infatti pieno di castronerie talmente clamorose che bastano semplici ragionamenti per confutarle, una su tutte quella del supposto "lager" di Fenestrelle, ampiamente demolita da Alessandro Barbero, che è invece un vero storico. Per il resto non vengono citate le fonti, non c'è una bibliografia, nulla di nulla, è solo un cumulo di mezze verità, e mi fa specie che ci sia gente che dà credito a questa sorta di Gilberto Oneto del Sud.

InteressanteDi C. Francesco-3 Febbraio 2012

Pino Aprile parte dal 1861 per descrivere come i sabaudi abbiano depredato ed inaridito il Regno delle due Sicilie nei venti anni successivi all'Unione. Una politica voluta dai rappresentanti del nord che spostò in maniera massiva denaro ed interessi verso il settentrione a scapito dei meridionali; da lì ne conseguirono i fenomeni di banditismo ed emigrazione fino ad allora sconosciuti al sud. Successivamente, sia durante il fascismo che nel post-guerra, la politica premiò ancora le regioni del centro-nord nelle quali si produceva e si produce per il "mercato" del sud che veniva e viene sostenuto dallo Stato centrale mediante voto di scambio ed assistenzialismo. Dopo aver ripercorso le vicende storiche che hanno diviso e distanziato così profondamente nord e sud, l'autore ci spiega dunque che la presunta superiorità intellettiva e culturale dei settentrionali non esiste in quanto le differenze economiche e culturali fra le due zone sono state create in maniera artificiosa e scientifica da parte della classe politica italiana, dall'Unione d'Italia fino ai giorni nostri, con il fenomeno Lega. E' un libro molto interessante secondo me, perchè, sia che uno la condivida o meno, offre comunque un'opinione diversa da quella che comunemente percepiamo e conosciamo fornendo così ulteriori spunti per riflessioni e commenti personali.

Lo consiglioDi e. claudia-19 Gennaio 2012

Ho letto questo libro con un iniziale scetticismo, e invece devo dire che questo scritto di Pino Aprile, risulta non soltanto molto arguto ma anche approfondito. E poi i concetti sono espressi in maniera che tutti possano capirli. Lo consiglio non solo ai meridionali, ma a tutti gli italiani che vogliono comprendere qualcosa di illuminante sulla nostra nazione.

La nostra ItaliaDi m. antonio-14 Novembre 2011

Un libro che pagina dopo pagina fa nascere allo stesso tempo un orgoglio tutto nuovo di essere terroni e una rabbia molto più forte per come lo si è diventati. Si ripercorre un risorgimento che non è affatto quello studiato sui banchi di scuola, si capisce che l'Italia e più del sud che del Nord, alla fine nel regno delle due sicilie si parlava italiano mentre loro, i signori del Nord, con i Savoia parlavano Francese. Un libro che si potrebbe definire della "controinformazione". Stupendo, scorrevole, vero, giusto.

L'altra faccia del SudDi R. Valentina Lucia-29 Agosto 2011

Un appassionato attacco alla retorica dei "terroni" raccontato con maestria giornalistica dal pugliese Pino Aprile. Il libro, parte dal Risorgimento, mai raccontato realmente, per narrare tutte le vicende che hanno portato a credere gli italiani del sud come dei "minorati", per poi arrivare agli anni della Lega e dei vari tremonti, Berlusconi, Gelmini... Un libro contro tutti i luoghi comuni sul Sud italiano.