Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale
- Editore:
Il Mulino
- Collana:
- Storica paperbacks
- Traduttore:
- Falcioni R.
- Data di Pubblicazione:
- 27 febbraio 2014
- EAN:
9788815251350
- ISBN:
8815251359
- Pagine:
- 312
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Prima Guerra Mondiale, Psicologia sociale, di gruppo o collettiva
Descrizione Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale
Fra il 1914 e il 1918 la Grande Guerra produsse mutamenti profondi sul piano politico, economico, sociale, culturale, come pure sul piano più privato delle coscienze individuali. La sensibilità e il mondo interno di coloro che all'esperienza bellica parteciparono direttamente vennero scardinati. Nel suo vissuto il soldato vede scavarsi un vuoto, una sorta di «terra di nessuno» psicologica. Le lunghe ore trascorse in trincea alimentano nevrosi, claustrofobie, miti, fantasie: analizzando le testimonianze dei combattenti con gli strumenti dell'antropologia, della sociologia e della psicologia, Leed rilegge in modo originale e innovativo l'«evento guerra», visto in termini non più solo di storia politica o militare, ma di immaginario, emozioni, memoria.
Recensioni degli utenti
La guerra è sempre la stessa-5 maggio 2012
Saggio classico sull'esperienza della prima guerra mondiale. Rimane un bel volume dal vago sapore antropologico, estremamente scorrevole e ben concepito. Leed ha la abilità della saggistica e sa sfornare studi piacevoli ed interessanti come questo. Insieme ad Isnenghi questo studioso è uno di quelli da leggere per capire dal punto di vista umano e letterario l'esperienza delle trincee.
Terra di nessuno-11 febbraio 2011
"Quella di guerra altro non fu che un'esperienza di radicale discontinuità ad ogni livello della coscienza". Uno studio attento, curato, approfondito ed efficare sulla mente dei soldati nelle trincee della prima guerra mondiale. L'atroce mutamento del caos in normalità.
Molto interessante-23 settembre 2010
La Grande Guerra non ebbe questo appellativo soltanto per l'estensione del conflitto, ma anche per i suoi effetti psicologici e sulla percezione individuale e collettiva. Questo libro ricostruisce l'immaginario mentale del soldato in trincea, le sue fantasie, le fobie, e le conseguenze che le condizioni della guerra contemporanea ebbero sulla psiche dei reduci. Un classico della storiografia, ma anche un libro piacevole da leggere.