Teotihuacan. La città degli dei edito da Skira

Teotihuacan. La città degli dei

Editore:

Skira

Data di Pubblicazione:
24 novembre 2010
EAN:

9788857207445

ISBN:

8857207447

Pagine:
360
Formato:
rilegato
Argomenti:
Storia dell'arte: arte preistorica, Cataloghi di mostre e specifiche collezioni
Acquistabile con la

Descrizione Teotihuacan. La città degli dei

Oltre 300 capolavori fra straordinari reperti di scultura monumentale, rilievi in onice e pitture murali, che riproducono elementi e credenze religiose e racconti mitici, statuette in ossidiana e pietra verde, vasi in terracotta dipinta o intarsiata, bracieri in terracotta con richiami antropomorfi, mitologici e rituali, testimonieranno la raffinatezza, la creatività e la passione per l'arte e la decorazione, di un popolo la cui capacità espressiva, la sapienza, l'abilità e la cultura continua ad essere ammirata e studiata ancora oggi. Molto prima dell'avvento della civiltà europea sul suolo americano, Teotihuacan era conosciuta da tutti i popoli che abitavano nello stesso territorio e il rispetto per il suo nome si profuse in tutte le culture che occupavano quello che oggi è il Messico e parte dell'America centrale. L'origine di Teotihuacan si fa risalire intorno al II secolo d.C. nella zona centrale del Messico, ove si stabilì e proliferò, fino a raggiungere nel corso dei secoli una popolazione di quasi 200.000 persone, ed estese il proprio dominio fino a comprendere la maggior parte dell'attuale Messico. La città di Teotihuacan raggiunse il culmine del suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il 450 d. C. L'impero eccelse in ogni genere di arte, spesso apportando soluzioni originali, ma anche rielaborando e diffondendo elementi che la capitale attraeva dal Mesoamerica e, attraverso l'importazione di materiali litici, anche dal grande Nord.

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4 di 5 su 1 recensione

TeotihuacanDi D. Andrea-6 aprile 2011

Si entra in un mondo strano e bizzarro, lontano aani luce non solo dalla nostra civiltà cristiana, ma anche dagli stessi amerindi precolombiani. Si entra in punta di piedi e si resta poi tutto il tempo con il fiato sospeso, affascinati da questa cultura incredibile che ha preceduto quella degli Aztechi.