La teoria delle nuvole di Stéphane Audeguy edito da Fazi
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La teoria delle nuvole

Editore:

Fazi

Collana:
Le strade
Traduttore:
Ferrara M.
Data di Pubblicazione:
7 maggio 2009
EAN:

9788864110103

ISBN:

8864110100

Pagine:
301
Formato:
rilegato
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Trama La teoria delle nuvole

Akira Rumo, un anziano stilista giapponese, vive a Parigi in una casa piena di libri. Le sue origini sono misteriose: non si sa da dove venga, non si sa che età abbia. Un giorno come tanti Akira decide di assumere una giovane bibliotecaria, Virginie Latour, per catalogare la sua immensa collezione di opere dedicate al più mutevole dei soggetti: le nuvole. A lei, che lentamente saprà conquistarne la fiducia, confida il segreto di una genealogia della scienza e della poesia meteorologica, in parte reale in parte immaginaria, cui hanno partecipato uomini che la Storia ha spesso ignorato. Luke Howard, lettore appassionato delle geografie del cielo, che all'inizio del XlX secolo ha per primo classificato e dato un nome alle nubi; il pittore inglese Carmichael, che per sottrazioni successive giunse a dipingere solo nuvole e ad eliminare tutto il resto; lo scienziato Richard Abercrombie, soggiogato da una tale passione enciclopedica da fare il giro del mondo per scoprire come mutano i cicli del pianeta e, per una bizzarra concordanza, le varie forme del sesso femminile.

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3 di 5 su 3 recensioni

La teoria delle nuvoleDi R. Pasqualina-27 settembre 2011

Parte come il classico romanzo di formazione in un continuo crescendo, un apologo sulla cattiveria umana e la bellezza della vita, un elogio della passione della ricerca: questo e molto altro ancora è lo straordinario romanzo di Stéphane Audeguy, quarantaseienne professore di storia del cinema a Parigi. Narrativamente il romanzo costruisce a incastro la vicenda di Akira Kumo, un sarto giapponese collezionista di opere sulle nuvole che è sopravvissuto alla bomba di Hiroshima, Virginie Latour, la sua giovane bibliotecaria, e Richard Abercrombie, un metereologo inglese di fine '800. Il tema aggregante sono le nuvole nelle quali il libro indica la cifra della vita e dell'universo. Le nuvole sono diversissime nelle forme eppure apparentate da delle regolarità; come i sessi femminili che Abercrombie fotografa in giro per il mondo, un'ossessione che gli consente di percepire tutta la complessità di una realtà che sfugge a ogni tentativo di tassonomia umana. Le nuvole sono ricorsive, come le coste della Cornovaglia: "Per poter percorrere con esattezza la costa della Cornovaglia, un viandante avrebbe bisogno probabilmente di decine di anni, se gli saltasse il ticchio di seguire tutte le svolte del litorale; e inoltre quella precisione non sarebbe perfetta. Perché la minima irregolarità, presa in sé, si compone di minuscoli anfratti, di modo che bisogna giungere a dire che la costa della Cornovaglia è rigorosamente infinita. E si può estendere una simile scoperta all'insieme degli oggetti naturali: l'orlo di un orecchio, la mano di una bambino, il ventre delle donne sono anch'essi assolutamente senza fine". Le nuvole sono leggere: questa leggerezza conferisce loro dignità estetica, ne fa le annunciatrici della bellezza dell'universo. Se l'uomo passasse più tempo a guardare le nuvole distoglierebbe intelligenza e applicazione dal compito di trovare metodi sempre più efficaci per uccidere altri uomini. Infine le nuvole sono duttili e umide. Il duttile e l'umido sono le prerogative di T'in Y'un, che tra gli dei taoisti è il più impudente: il duttile e l'umido sono parte della sessualità, del gioco che la costituisce, sono il simbolo dell'energia della vita. Intellettuale e avvincente, il libro di Audeguy accompagna per mano il lettore tra la storia e la fantasia, il richiamo della teoria dei frattali di Mandelbrot e una riflessione sull'eterna armonia del tutto. Una scrittura leggera e ricca di isomorfismi, come le nuvole.

La teoria delle nuvoleDi M. Alessia-4 novembre 2010

premesso che la figura del vecchio signore (spesso orientale) ricco misterioso e solitario è stata protagonista della recente letteratura francese con una frequenza quasi feticistica, bisogna riconoscere ad Audeguy un'indiscutibile originalità. Un grande autore, che con questo libro dimostra che la vera grandezza sta nel come e non nel cosa un autore sceglie di raccontare al suo pubblico. Un testo spesso verboso e ipernozionistico ma assolutamente ipnotizzante, accattivante. Il tocco dell'autore sulla trama è leggero, come una brezza che si diverta a disfare e ricomporre i filamenti zuccherosi di cirri e cumuli per la gioia degli occhi di un bambino. Tuttavia la grnadezza dell'autore si evince in un gioco di falsi piani che vedono alternarsi passioni effimere seppur totalizzanti a ricordi intollerabilmente ingombranti.

interessanteDi f. cristina-8 ottobre 2010

Un libro particolare, scritto molto bene e in maniera fluente, è la storia del rapporto fra il pensiero e le nuvole, un intrecccio di storia e fantasia guardando il cielo