Teorema del devastatore
- Editore:
Giraldi Editore
- Data di Pubblicazione:
- 7 gennaio 2009
- EAN:
9788861551589
- ISBN:
8861551580
- Pagine:
- 330
- Formato:
- rilegato
Trama Teorema del devastatore
Un Devastatore prima o poi lo abbiamo incontrato tutti. È quell'ex con il quale non abbiamo mai veramente chiuso, perché è incastrato nel limbo degli indimenticabili. È un file che rifiuta di farsi cestinare, un bug di sistema. È un untore, portatore (in)sano di una malattia sentimentalmente trasmissibile che induce insoddisfazione, bisogno di nascondere i sentimenti veri, paura di concedersi. Romeo è un trentenne insoddisfatto, studia architettura con lentezza, ha una tiepida ragazza fissa e un focoso amico d'infanzia. Sveva è una studentessa postmoderna e maschiaccia, dall'aria dolce e fatale. Fa e dice le cose giuste per sembrare la donna del destino. È davvero così? È il grande amore? Moderno odisseo, Romeo affronterà ciclopi e sirene per trovare risposta alla Domanda: quando il nostro Grande Amore non vuole essere nostro, è ancora il Grande Amore?
Recensioni degli utenti
Teorema del devastatore-31 ottobre 2010
Il teorema del devastatore è un libro scritto bene. Un romanzo che racconta il dolore di sentimenti spesi poco col cuore e molto con la ragione. Sentimenti troppo governati e poco assecondati. Quel controllo di azioni e parole che talvolta uccide le emozioni Non è difficile identificarsi in qualche pensiero o qualche traccia dei personaggi; ciascuno di noi è passato per storie finite, e da qualche parte frasi o comportamenti tornano. Come scritto nella postfazionedi U. Casasdei è pieno di frasi da annotare. Ma nella narrazione della devastazione ho trovato delle forme ossessive. I devastati descritti vivono girovagando ,sporchi , bevuti e fatti. Eppure sembra che questo stato di annullamento resti sempre lucido; e senza conseguenze sul fisico, cosa che trovo persino poco credibile. La devastazione prende una forma corporea, una espiazione fisica,ma in fondo non resta ( per fortuna !e per me) convincente: gli amori finiti non risolti prendono tante forme….che si annidano,ma non sempre portano ad un male fisico , ad un abbandono. Questo libro, che mi ha presa dopo poche pagine, la cui lettura è scorrevole, anche se talvolta troppo insistente sulle descrizioni dei “trip” , mi ha spinta a leggerlo in fretta , è coinvolgente. Ho avuto simpatia totale per il professor Furlan, che forse è l’unico personaggio positivo in questa mancanza di speranza e fiducia in personaggi ricchi di talento e idee ; quello che proprio mi ha disturbata in questo romanzo è il profondo pessimismo. Strane reazioni mi suscita questo libro…può essermi piaciuto tantissimo mentre lo detestavo? Da leggere.