Teologia e cultura cristiana tra XV e XVI secolo di Franco Buzzi edito da Marietti 1820

Teologia e cultura cristiana tra XV e XVI secolo

Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2000
EAN:

9788821167843

ISBN:

8821167844

Pagine:
446
Argomento:
Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana
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Descrizione Teologia e cultura cristiana tra XV e XVI secolo

Dopo un'attenta panoramica del travagliato percorso della teologia tra Quattro e Cinquecento - studiata nell'istituzione scolastica e nel frastagliarsi dei suoi indirizzi - il discorso di Buzzi si concentra su alcune figure significative del sapere teologico di questi due secoli. Ampio spazio è dedicato alla ricostruzione dell'atteggiamento dialogico di Nicolò Cusano nel problematico contesto interreligioso del suo tempo, badando anche alla sua concezione della società e al ruolo dell'individuo in essa. L'autore cerca inoltre di mostrare, contro frettolose scivolate storiografiche in avanti, come il neoplatonismo di Marsilio Ficino, impegnato in un'acuta apologetica del cristianesimo, non possa in nessun modo essere accostato ai temi praticati dal razionalismo laico dei secoli successivi. Savonarola appare finalmente in quella giusta dignità di profeta politico che Machiavelli intese contestargli denigrando in assoluto il ruolo sociale del cristianesimo. Anche alla Riforma protestante Buzzi dedica qualche spazio, facendo vedere in concreto come essa era destinata a chiarirsi proprio passando attraverso impegnative controversie interne sui temi portanti della teologia di Lutero. Si mette in luce il recupero dell'umanesimo e la valorizzazione del laicato nella controriforma borromaica, ricercando al tempo stesso una profonda convergenza sul tema della croce nelle teologie e nelle spiritualità, per altro profondamente diverse, del luteranesimo e del cattolicesimo. Dopo un'attenta panoramica del travagliato percorso della teologia tra Quattro e Cinquecento – studiata nell'istituzione scolastica e nel frastagliarsi dei suoi indirizzi – il discorso di Buzzi si concentra su alcune figure significative del sapere teologico di questi due secoli. Ampio spazio è dedicato alla ricostruzione dell'atteggiamento dialogico di Nicolò Cusano nel problematico contesto interreligioso del suo tempo, badando anche alla sua concezione della società e al ruolo dell'individuo in essa. L'autore cerca inoltre di mostrare, contro frettolose scivolate storiografiche in avanti, come il neoplatonismo di Marsilio Ficino, impegnato in un'acuta apologetica del cristianesimo, non possa in nessun modo essere accostato ai temi praticati dal razionalismo laico dei secoli successivi. Savonarola appare finalmente in quella giusta dignità di profeta politico che Machiavelli intese contestargli denigrando in assoluto il ruolo sociale del cristianesimo. Anche alla Riforma protestante Buzzi dedica qualche spazio, facendo vedere in concreto come essa era destinata a chiarirsi proprio passando attraverso impegnative controversie interne sui temi portanti della teologia di Lutero. Si mette in luce il recupero dell'umanesimo e la valorizzazione del laicato nella controriforma borromaica, ricercando al tempo stesso una profonda convergenza sul tema della croce nelle teologie e nelle spiritualità, per altro profondamente diverse, del luteranesimo e del cattolicesimo.

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