Tenuto per mano da Dio. Lineamenti e critica della religiosità normale
- Editore:
QuiEdit
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2014
- EAN:
9788864642727
- ISBN:
8864642722
- Pagine:
- 316
- Argomento:
- Religione: argomenti d'interesse generale
Descrizione Tenuto per mano da Dio. Lineamenti e critica della religiosità normale
In questo lavoro si affrontano questioni dibattute nel campo della sociologia della religione. "Come?", potrebbe subito dire qualcuno. "Ancora sociologia? Ma se perfino in televisione han detto che la sociologia si è volatilizzata perché la società è scomparsa! E sociologia della religione, poi: oggi, nella postmodernità! A che serve tornare a parlare di queste cose? A chi vuoi che interessi!". Spiacenti per chi avanza simili dubbi, qui si torna a discutere sul ruolo della religione nella strutturazione sociale della normalità, dell'ovvietà, e sull'importanza di rivalutare chi è considerato socialmente e religiosamente deviante, anormale. Il tutto focalizzato su un tema circoscritto: l'identità religiosa. Vi sarà ancora un uditorio che s'interessa a queste cose, curioso di sapere, ad esempio, perché, percorrendo il cammino della secolarizzazione, si può essere indirizzati verso la religione? Per come è costruito ed esposto, il testo va assunto lentamente, a piccoli sorsi, come un farmaco. Così può diventare un sussidiario con cui ognuno può fare un vigoroso esame di coscienza, o forse anche un breve e singolare corso di esercizi spirituali.
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Esame di coscienza garantito-30 settembre 2014
L'autore analizza un corpus di ben 1370 documenti di attualità religiosa (una massa pulviscolare delle posizioni più diversificate tratte dalla stampa periodica e telematica dell'ultimo decennio, comprendente articoli di fondo, commenti, editoriali, libere opinioni, reazioni polemiche, manifesti programmatici, recensioni eccetera firmate da intellettuali, opinionisti, saggisti, esponenti di movimenti, autorità religiose, comuni cittadini) e li utilizza come "fonti" in ottica e con strumentazione sociologica (ancorché curiosamente atipica). In questo modo riesce a operare una minuziosa radiografia a tappeto dell'oggetto "discorso religioso", allo scopo non solo di evidenziare i lati ingenuamente nascosti o volutamente occultati delle convinzioni religiose e dei relativi comportamenti, ma di mostrare come, perché e con quali effetti si strutturi socialmente la cosiddetta "normalità religiosa" e, di conseguenza, quella che viene volgarmente considerata "anormalità deviante". L'intento dichiarato che ha guidato la corposa analisi non è affatto di tipo normativo o alternativo, e tanto meno psicanalitico, ma solo quello di «preparare una specie di sussidiario per riconoscere i tratti tipici della religiosità normale e gli esisti dannosi, sul piano religioso, che essa produce» (p. 17). Esame di coscienza garantito per chi osa attraversare - a piccoli passi, pensosamente - le oltre trecento pagine della puntigliosa originale ricognizione.