Trama Te li do io i Tropici
Si può affrontare la lettura di un libro come un ballerino di danzòn affronta la pista da ballo? E' così che Paco Taibo II immagina ci si debba accostare al suo personalissimo zibaldone: con "ritmo, fianchi agili, sudore tropicale, schivate e finte". Tra romanzi brevi, racconti, lettere, descrizioni, poesie, fotografie, note biografiche, reportage, cronache, interviste e altri scritti del tutto inclassificabili, il vulcanico scrittore messicano ha composto un personalissimo scenario di fine millennio. Si può affrontare la lettura di un libro come un ballerino di danzón affronta la pista da ballo? E' così che Paco Ignacio Taibo II immagina ci si debba accostare al suo immane zibaldone: con “ritmo, fianchi agili, sudore tropicale, schivate e finte”. Tra romanzi brevi, racconti, lettere, descrizioni, poesie, fotografie, note biografiche, reportage, cronache, interviste e altri scritti del tutto inclassificabili, il vulcanico scrittore messicano ha composto un personalissimo scenario di fine millennio. Non ci si aspetti però un insieme disordinato, perché, spiega l'autore “Man mano che procedevo ad assemblare e riscrivere, e in seguito scrivendo i capitoli nuovi, mi sono reso conto che questa cronaca non aveva l'incoerenza che avevo sperato; che in qualche modo stava prendendo forma una versione, letteraria e giornalistica, dei tempi che mi era toccato di vivere nell'ultimo decennio”.