Tai-Pan

Ho grande considerazione di Clavell, che del resto, anche in questo romanzo, conferma la sua profonda conoscenza dell'Estremo Oriente e ribadisce la sua propensione al colpo di scena. Però, e in più occasioni, mi sono chiesta se il vero protagonista del libro non fosse Dirk (presentato come un semidio), ma piuttosto il suo insicuro figlio Culum. Letto da questo punto di vista, il libro assume l'aspetto di un romanzo di formazione, che ha il suo compimento solo all'ultima pagina, sul filo della delusione. Delusione scampata, ci mancherebbe, trattandosi di Clavell, ma il dubbio è legittimo. Insomma, non mi sento di formulare un giudizio solo positivo. La lettura mi è sembrata controversa anche per l'eccesso di personaggi, alcuni dei quali piantati in asso alla fine, come i fratelli Mary e Horatio Sinclair. In conclusione, buon romanzo ma con le tipiche caratteristiche dei secondi volumi.

Un'avventura con sfondo storico: la nascita di Honk Kong e gli inglesi che lottano per la supremazia nel mare cinese costituiscono il pretesto per raccontare una storia che prende fin da subito. Scritto bene e appassionante lo consiglio a tutti quelli che vogliono un libro con intrighi e azione un po marinareschi del '700.