Tabù or not tabù. La genesi di «Amleto» e altri saggi su Shakespeare di Eric Sams edito da Analogon

Tabù or not tabù. La genesi di «Amleto» e altri saggi su Shakespeare

Editore:

Analogon

A cura di:
E. Battaglia
Data di Pubblicazione:
2010
EAN:

9788890313653

ISBN:

889031365X

Pagine:
324
Formato:
brossura
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Descrizione Tabù or not tabù. La genesi di «Amleto» e altri saggi su Shakespeare

Eric Sams è una figura straordinaria, anomala, eccentrica, di studioso di due diversi campi, la musica e Shakespeare, su cui si esercita con l'acribia del paleografo, calligrafo, crittografo, linguista, filologo e critico, sottoponendo ogni testo alla lente del detective indiziario capace di svelare segreti testuali nelle varie redazioni e circostanze compositive. Leggere i suoi saggi su Shakespeare costituisce un'avventura intrigante. Così Alessandro Serpieri, la cui opera di esegesi e traduzione shakespeariane include l'unica edizione italiana del primo "Hamlet", nella prefazione a questo volume di saggi shakespeariani di Sams, raccolti per la prima volta in antologia nella traduzione di Erik Battaglia. Ben più delle fantasiose teorie sull'identità del bardo, Sams depreca il Bardbiz, il grande business degli editori di "Oxbridge", dei miti costruiti ad hoc (come la ricostruzione mnemonica, gli "anni perduti", i "cattivi in-quarto"), dei tabù. Quello sulla paternità del primo Hamlet viene qui sfatato grazie alla logica della sua prosa. Postfazione di F. J. Sypher, studioso e anglista newyorkese, per anni corrispondente di Sams.

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Tabù or not tabù? Sams e ShakespeareDi A. Edizioni-14 Febbraio 2010

"Eric Sams è una figura straordinaria, anomala, eccentrica, di studioso di due diversi campi, la musica e Shakespeare, su cui si esercita con l'acribia del paleografo, calligrafo, crittografo, linguista, filologo e critico, sottoponendo ogni testo alla lente del detective indiziario capace di svelare segreti testuali nelle varie redazioni e circostanze compositive. Leggere i suoi saggi su Shakespeare costituisce un'avventura intrigante." Così Alessandro Serpieri, la cui opera di esegesi e traduzione shakespeariane include l'unica edizione italiana del primo "Hamlet", nella prefazione a questo volume di saggi shakespeariani di Sams, raccolti per la prima volta in antologia a cura e nella traduzione di Erik Battaglia. Sams basò i suoi studi sulla rivalutazione dei documenti e delle fonti, sulla ridatazione delle opere, sulla confutazione di miti come la ricostruzione mnemonica, gli "anni perduti", i "cattivi in-quarto". Ben più delle fantasiose teorie sull'identità del bardo, egli depreca il "Bardbiz", il grande business degli editori di "Oxbridge", dei miti costruiti ad hoc, dei tabù. Quello sulla paternità del primo "Hamlet" viene qui sfatato grazie alla logica della sua prosa. Postfazione di F. J. Sypher, studioso e anglista newyorkese, per molti anni in corrispondenza con Sams.

Tabù or not tabù? Sams e ShakespeareDi A. Edizioni-14 Febbraio 2010

"Eric Sams è una figura straordinaria, anomala, eccentrica, di studioso di due diversi campi, la musica e Shakespeare, su cui si esercita con l'acribia del paleografo, calligrafo, crittografo, linguista, filologo e critico, sottoponendo ogni testo alla lente del detective indiziario capace di svelare segreti testuali nelle varie redazioni e circostanze compositive. Leggere i suoi saggi su Shakespeare costituisce un'avventura intrigante." Così Alessandro Serpieri, la cui opera di esegesi e traduzione shakespeariane include l'unica edizione italiana del primo "Hamlet", nella prefazione a questo volume di saggi shakespeariani di Sams, raccolti per la prima volta in antologia a cura e nella traduzione di Erik Battaglia. Sams basò i suoi studi sulla rivalutazione dei documenti e delle fonti, sulla ridatazione delle opere, sulla confutazione di miti come la ricostruzione mnemonica, gli "anni perduti", i "cattivi in-quarto". Ben più delle fantasiose teorie sull'identità del bardo, egli depreca il "Bardbiz", il grande business degli editori di "Oxbridge", dei miti costruiti ad hoc, dei tabù. Quello sulla paternità del primo "Hamlet" viene qui sfatato grazie alla logica della sua prosa. Postfazione di F. J. Sypher, studioso e anglista newyorkese, per molti anni in corrispondenza con Sams.