Subito ieri di Romano Cantore edito da Tropea

Subito ieri

Editore:

Tropea

Collana:
Storie
Data di Pubblicazione:
2 febbraio 2006
EAN:

9788843805808

ISBN:

8843805800

Pagine:
156
Formato:
brossura
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Trama Subito ieri

All'alba, dal terrazzino di una camera d'albergo, un uomo scruta la collina in cerca di un gruppo di case, il paese in cui è nato. Presenze invisibili lo assediano e lo spingono in un viaggio a ritroso nel tempo. Ed eccolo bambino nel povero borgo ligure di Mollicciara, nei giorni sereni del gioco, fino allo scoppio della guerra "voluta dal ducione di Forlì". In casa, l'esultazione del padre d'incrollabile fede fascista che si scontra con l'antico orrore per la violenza, saldo nel sangue della madre in parte ebreo. Il baratro di silenzio che si spalanca tra i due genitori dopo l'8 settembre. E poi il trauma originario - il padre massacrato in quella strisciante guerra civile seguita alla Liberazione - che segna per sempre l'autore. "Babbo babbo, intontito dalle tue stupide certezze anche dopo le spazzolate di Grecia, Africa e Mare Nostrum subite dal nostro esercito in mollettiere, fucili novantuno, carri di latta, pochi aerei e la flotta ferma nei porti senza carburante, continuavi a credere nella vittoria che il tuo idolo di Predappio prometteva. Passavano i giorni con te sempre più cupo e la mamma inerte e fredda nella casa di Sarzana che la carta blu dell'oscuramento immergeva in una penombra azzurra."All'alba, dal terrazzino di una camera d'albergo, un uomo scruta la collina in cerca di un gruppo di case, il paese in cui è nato. Presenze invisibili lo assediano, lo spingono in un viaggio a ritroso nel tempo, lo trascinano “nella calce viva dei ricordi”. Ed eccolo bambino nel povero borgo ligure di Mollicciara, nei giorni sereni del gioco, fino allo scoppio della guerra “voluta dal ducione di Forlì”, la fine dell'universo spensierato dell'infanzia. In casa, l'esultazione del padre d'incrollabile fede fascista che si scontra con l'antico orrore per la violenza, saldo nel sangue della madre in parte ebreo. Il baratro di silenzio che si spalanca tra i due genitori; l'8 settembre che lacera la famiglia, oltre che il paese. E poi il trauma originario – il padre massacrato in quella strisciante guerra civile seguita alla Liberazione – che segna per sempre l'autore; la giovinezza orfana e squattrinata; il duro lavoro del sopravvivere; l'approdo al giornalismo. Quindi arrivano gli anni del mestiere di frontiera, delle lunghe inchieste che svelano misteri, colpe, mafie, ingiustizie e tradimenti. I volti sono noti: Mattei, Feltrinelli, Moro, dalla Chiesa, Ambrosoli, Sindona, Cuccia e Berlusconi. Anni vissuti con intensità, senza risparmiarsi, che sfumano in quelli del distacco dalla professione, amari e dolci. Memoir e romanzo insieme, narrazione aspra e struggente, le pagine di Romano Cantore raccontano idee, speranze, nevrosi, rovine e amori del secolo appena tramontato. Ogni presente ha bisogno del suo passato, perché ignorare ciò che è stato ieri, subito ieri, è come guardare un paesaggio da una finestra coi vetri appannati.Il giornalista Romano Cantore (Castelnuovo Magra, 1931) ha lavorato a 24ore, il Sole, Stasera, il Giorno e anche alla Rai. È stato direttore del settimanale ABC. Per lungo tempo inviato di Panorama e successivamente caporedattore centrale de l'Europeo, è tornato a Panorama in qualità di caporedattore dal 1991 al 1994. Vincitore di due premi giornalistici (Premiolino e Saint Vincent), con Carlo Rossella e Chiara Valentini ha scritto Dall'interno della guerriglia (Mondadori, 1978). Oggi vive e lavora tra Milano e la Sardegna.

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