Stupore e tremori di Amélie Nothomb edito da Guanda

Stupore e tremori

Editore:

Guanda

Traduttore:
Bruno B.
Data di Pubblicazione:
11 maggio 2006
EAN:

9788882468972

ISBN:

8882468976

Pagine:
128
Formato:
brossura
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Trama Stupore e tremori

È il racconto corrosivo e surreale di un anno di lavoro in una grande multinazionale giapponese, la Yumimoto: la giovane neoassunta Amélie, felice di aver realizzato il sogno di lavorare nel paese in cui è nata, si trova alle prese con la ferocia degli automatismi della burocrazia aziendale nipponica, dapprima incerta di fronte agli insensati soprusi dei superiori, poi sempre più disincantata, quasi irridente nel proseguire la sua impresa, che si rivela una catartica discesa agli inferi dell'umiliazione, un'esperienza di degrado assoluto vissuta con il sorriso beffardo di chi non riesce a sentire offesa la propria dignità. E tra tutti gli spettatori della sua incredibile parabola, spicca la figura flessuosa e bellissima di Fubuki...

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 11 recensioni

Stupore e tremoriDi D. Pietro-29 settembre 2011

Un romanzo strepitoso della belga Amélie Nothomb! Amélie, essendo figlia di diplomatici ha girato il mondo ma la sua infanzia e parte dell'adolescenza l'ha vissuta in Giappone quindi parla perfettamente la lingua nipponica. Viene assunta da un'importante multinazionale di Tokyo ma è molto difficile integrarsi tra i giapponesi!

La Nothomb al suo massimo!Di n. sara-17 settembre 2011

Il libro che mi ha fatto conoscere questo piccolo prodigio chiamato Amelie Nothomb. Che scrive in maniera sublime e parla di un paese cosi' affascinante, il Giappone. La storia del suo anno di lavoro presso una grande azienda nipponica, che permette alla protagonistaautrice di scontrarsi col suo paese natio, del quale conserva poetici ricordi infantili. Nonostante le situazioni assurde narrate, e la difficolta' a rapportarsi agli altri in un mondo fondamentalmente alla rovescia, la Nothomb non perde l'amore e I' ll rispetto per il paese che l'ha accolta.

Stupore e tremoriDi A. Rosanna-26 luglio 2011

Divertentissimo racconto dell'esperienza lavorativa di Amélie Nothomb in una multinazionale giapponese. Il Giappone è il paese in cui è nata quindi conosce perfettamente la lingua ma non viene comunque accettata tra i giapponesi con cui lavora, soprattutto da una giovane donna che cerca di ostacolarla in tutti i modi.

Stupore e tremoriDi L. Carlo-22 luglio 2011

Ebbi modo di leggere la Nothomb molti anni fa, quando era una scrittrice davvero alle prime armi. Il tempo è passato ed alcune persone, che ritengo molto affidabili in fatto di libri, mi consigliavano di superare i miei pregiudizi e di leggere almeno un libro di questo genio della letteratura moderna. Cosi ho fatto. La storia non è niente di che, la nothomb ci racconta della sua esperienza lavorativa (la prima suppongo) in una grande azienda giapponese e delle umiliazioni che ne sono seguite. Le impressioni che avevo avuto anni fa si sono consolidate. Trovo questa autrice molto presa da se stessa, nel racconto che propone io vedo solo la sua spocchia ed il suo mettersi costantemente al di sopra di chi la circonda. Intendiamoci, il libro è scritto bene, si sente che è una ragazza che ha avuto una buona educazione e che possiede un ottima cultura ma cio che racconta risulta irrilevante... Ecco, questo libro è irrilevante, superfluo. Esiste un dibattito in corso, su uno dei gruppi di anobii, circa i libri brutti. Un membro di questo gruppo ha fatto notare che vi è una differenza tra i libri da buttare e quelli che non ci piacciono, che non fanno per noi. Credo che il fantastico mondo di amelie semplicemente non faccia per me.

CarinoDi V. Alessandra-21 maggio 2011

Primo libro che leggo di Amelie Nothomb, consigliato da un'amica, e letto in poche ore. Parla di una giovane ragazza francese che viene assunta da un importantissima azienda giapponese. La ragazza si troverà a dover affrontare mille problematiche dovute alle differenze linguistiche e culturali tra il suo paese ed il paese ospitante (il Giappone) prendendo con ironia tante piccole e grandi manie dei suoi "capi-nipponici". Carino, divertente.

Stupore e tremoriDi G. Daniele-1 dicembre 2010

Romanzo autobiografico, geniale e divertente (uno dei migliori! ) , ci mostra con ironia la cultura ed il mondo del lavoro giapponese, meglio di qualsiasi documentario... Da leggere!